Inghilterra: scoperto bigamo tramite facebook, prima moglie lo denuncia

Quello che la vita unisce, Facebook divide. Lisa, Martin e Andrea: una storia che si ripete.

«Devastante, è stato devastante». E come dare torto a Lisa Curran che, tramite Facebook, ha scoperto la doppia vita del marito. Infedele per tutto il matrimonio, Martin – 52 anni – non si era solo limitato a piccole scappatelle. Scoprire nuove nozze avrebbe destabilizzato chiunque, soprattutto perché si trattava di un rapporto “stabile” già da sei anni. La seconda prima moglie, Andrea Whiteside di 31 anni, ha ingenuamente condiviso la sua gioia sul famoso social network rendendo pubblico il reato di bigamia dell’illegale marito.

I tabloid britannici, avidi di questi scoop, hanno riportato la notizia andando a scavare nella vita della coppia. Un matrimonio nato sotto la stella dell’infedeltà. Lisa e Martin, genitori di due figli ventenni, hanno avuto parecchi “lascia e prendi”. «Mi ha lasciato il giorno di Natale 2006 – ha dichiarato la donna -, ma siamo rimasti legalmente sposati e qualche volta abbiamo dormito insieme. Io non avevo idea che lui aveva una relazione e che, addirittura, si fosse sposato con un’altra». Sempre Lisa ha reso noto che ha anche cercato di giustificarsi davanti all’evidenza. Ha etichettato Andrea come vecchia fidanzata stalker che voleva creargli problemi. La realtà era ben diversa. Come evidenzia anche la prima moglie – la loro «è ovviamente una cerimonia illegale», ma è stata devastante per lei e per i loro due figli. Martin Curran rischiava fino a sette anni di carcere per il reato di bigamia, ma – dichiarandosi colpevole – è stato condannato solo a 250 ore di servizio sociale. Oltre il danno, la beffa per Lisa che ha mostrato la sua rabbia con parole dure «Avrebbe dovuto andare in prigione, magari avrebbe imparato la lezione. Ma l’ha fatta franca un’altra volta. Mi sento così stupida, tutti intorno sapevano della sua doppia vita. Tutti tranne me».

Continua a farsi sentire la difficoltà di gestione dei rapporti umani in quest’epoca in cui i social network hanno preso il posto della chiacchierata scambiata ad un bar oppure di un gioco di sguardi in una festa tra amici. Incriminato non è solo Facebook, ma tutti i portali su cui è possibile “conoscere” persone. Ci si nasconde dietro un monitor, si nasconde la propria essenza per complessi intrisi nella propria personalità. Non esiste più la capacità di relazionarsi all’altro. Si vive di account e profili dove, la cosa più interessante da vedere, sono le foto (quando visibili). Sì, perché è stato dimostrato che non sussiste tutta questa apertura verso lo sconosciuto – anche se si ricercano “nuovi amici”. Due le visioni da pendere in considerazione: la prima è che questi tipi di rapporti (se così vogliamo chiamarli) vanno ad impoverire, da un punto di vista sociale, il concetto per il quale i social network sono nati (non, quindi, in sostituzione alla vita reale – cosa che in troppi oramai vivono); la seconda visione, ben più positiva, è che si vanno ad ottimizzare i tempi sfruttando minuti (o ore) che andrebbero persi dinanzi ad una televisione (nella peggiore delle ipotesi) coltivando rapporti sociali. Il problema delle relazioni amorose in Facebook è che se ne conosce la sua capacità di distruggere. Basta un “mi piace” ad una fotografia per scatenare l’inferno. Il tradimento virtuale è sempre dietro l’angolo e quasi tutti cedono alla tentazione della lusinga online, come se – anche questa – non fosse una mancanza di rispetto per l’altra persona e per la coppia stessa. Perché, in fondo, – scusa più utilizzata – nulla è reale sui social network, è tutto un gioco.

Roberta Santoro

Riproduzione Riservata ®

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace questo articolo? Condividilo: