Sentenza Diaz, la Cassazione usa parole dure

Scontri durante il G8 a Genova, nel 2001.

21 e 22 luglio 2001. Irruzione nella scuola Diaz da parte della Polizia, che mosse violenza ed arrestò numerosi no-global riparatisi lì dopo la manifestazione in concomitanza del G8 di Genova. Il 5 luglio scorso gli ex funzionari del corpo della Polizia furono condannati per quella maledetta notte, con l’accusa di lesioni gravi nei confronti di persone palesemente inermi, disarmate ed alcune addirittura dormienti. E la Cassazione non si è risparmiata nel motivare questa sentenza dello scorso luglio. Gli agenti imputati di tale violenza avrebbero screditato l’Italia agli occhi di tutto il mondo, usando forza ingiustificata quando era nettamente evitabile e concludendo con gli arresti dei suddetti no-global come riscatto della propria immagine davanti ad una Genova devastata e saccheggiata dai manifestanti. Un gesto folle e crudo verso degli studenti che nella scuola Diaz avevano trovato riparo ed alloggio durante la notte in questione.

La Corte, presieduta da Giuliana Ferrua, tiene ad aggiungere che quell’episodio di inaudita brutalità è stato null’altro che un “puro esercizio di violenza“, vomitato su persone inoffensive che hanno dovuto subire umiliazioni e sofferenze fisiche e mentali a causa di una azione che appare come punitiva e vendicativa da parte del corpo della Polizia, nonchè immotivata come i numerosi seguenti arresti degli studenti. Inoltre si riporta che colpevole fu anche la mancata indicazione, per via gerarchica, di ordini a cui attenersi. O più precisamente, si denuncia il fatto che quegli agenti di Polizia abbian avuto “carta bianca” di cui avrebbero appositamente usufruito tutti i capi squadra della Polizia. E ancora, si fa il nome di Vincenzo Canterini (all’epoca capo del primo reparto mobile di Roma), come colui che era presente sul posto e, nonostante fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo perchè accertatosene lui stesso, non fece nulla per metter fine alle violenze isolando gli agenti aggressivi e denunciandoli. Anzi, la Polizia creò falsi verbali, in cui si sostenevano gravi accuse nei confronti dei no-global vittime, portando avanti questa menzogna con fasulle circostanze fino all’arresto di massa che conosciamo. Ricordiamo ancora che quella notte, i Poliziotti avrebbero fatto irruzione nella scuola Diaz, colpendo con manganelli, calci e pugni chiunque si trovasse nell’abitacolo, senza risparmiar turpiloqui e restando sordi alle richieste di non-violenza lanciate dalle vittime.  La Cassazione, quindi, non resta indifferente nè vuole passare sopra questo accadimento a cui il mondo ha assistito attonito. La assoluta gravità dei fatti è raccontata all’interno della sentenza n. 38085,  lunga 186 pagine.

Di quella dannata notte, ce ne parla anche un film del regista Daniele Vicari, chiamato proprio Diaz – Don’t clean up this blood. Film criticato e non poco da blog e da qualcuno che era proprio dentro la scuola Diaz, quella notte.

Che il non dover più ispirare sceneggiature cinematografiche di questo genere non resti solo una vana speranza.

Rey Brembilla

Riproduzione Riservata ®

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace questo articolo? Condividilo: