Quando lo scandalo sessuale è di sinistra: Pasolini, Woody Allen e Maometto

Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini

Silvio Berlusconi è ormai indicato come pedofilo e maniaco sessuale, nonostante alcun processo abbia emesso un verdetto definitivo: le accuse gratuite potrebbero essere smentite da un giudizio d’ assoluzione.

La cultura di sinistra ha avuto i propri scandali, ma gli immediati processi hanno sempre smentito e insabbiato le diverse accuse.

Nel 1949, nel paese di Ramoscello (in provincia di Pordenone), l’intellettuale Pier Paolo Pasolini fu accusato di “corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico” ma fu assolto, causa mancanza di prove, nell’aprile del 1952.

In realtà fu già assolto nel 1950 (per l’accusa di corruzione minorile) ma fu, in seguito, perseguito per atti osceni in luogo pubblico (definitivamente assolto nel 1952): fu inoltre “accusato” (allora era definito un reato) d’omosessualità ed il Pci d’Udine decise di espellerlo dal partito, negandogli addirittura la cattedra d’insegnante (l’unico mezzo di sostentamento economico); le accuse provenivano dall’abitudine dell’intellettuale di appartarsi con gli adolescenti socialmente disagiati (oggetti delle sue opere) e di violentarli per soddisfare le sue volontà perverse.

Al di la della dichiarata assoluzione, colpiscono le circostanze della morte del poeta: s’auto accusò l’allora diciassettenne Pino Pelosi, che raccontò come l’intellettuale lo avesse “rimorchiato” alla stazione Termini e invitato a cena.

Pelosi sostenne che Pasolini si appartò ad Ostia e cercò brutalmente di abusare del minorenne: l’intellettuale minacciò il ragazzo con un bastone e di conseguenza Pelosi lo uccise per legittima difesa.

In seguito la testimonianza mutò e furono accusate altre persone: sicuro è però che Pasolini adescò il minorenne ed è quindi certo l’interesse dell’intellettuale verso la pedofilia.

Altro incontrastato idolo della cultura progressista è Woody Allen, regista e attore di numerosi film di successo: per un decennio, il regista fu felicemente sposato con Mia Farrow e la coppia adottò (insieme o singolarmente) numerosi figli.

Nel 1978 Mia Farrow ed il precedente marito, Andrè Previn adottarono una bambina coreana: Soon-Y Farrow Previn.

La celebre coppia entrò in crisi nel 1992, quando l’attrice scoprì foto piccanti del regista con la ragazza asiatica: Woody Allen cinquantasette e Soon-Y ventidue anni; durante il processo di divorzio, Mia Farrow addirittura accusò Woody Allen di aver avuto relazioni con la figlia Malone di sette anni, ma le accuse non ebbero fondamento.

La portata dello scandalo in realtà fu minoritario, poiché Allen non era il padre naturale e quindi non c’erano termini d’incesto: resta l’enorme differenza d’età e l’inquietante idea di una figura paterna che ha rapporti con una “figlia”.

La terza figura “incriminata” non è da considerare un idolo politico ma indubbiamente religioso ed è l’involontario alter ego d’annose dispute religiose in Italia: il profeta Maometto.

Tanta gente contrasta, anche talvolta giustamente, la religione cristiana in nome di un’a-religiosità, dimenticando quanto la religione di Maometto (senza colpa alcuna del profeta), è sanguinaria e antidemocratica.

Il profeta, prostrato per la morte della cara moglie Khadjia, si decise a convolare a nozze con Aisha, il cui unico ostacolo era l’età: la bambina aveva appena sei anni.

Maometto aspettò che compisse nove anni per consumare il matrimonio e nel frattempo le regalò delle bambole per allietarle l’attesa: la coppia non ebbe figli, ma per il Profeta fu il più grande amore, si amarono fino all’ultimo (Aisha divenne vedova appena a diciotto anni).

Gli studiosi mussulmani restano indecisi sulla veridicità dell’età della sposa bambina (soprattutto a causa delle critiche delle altre religioni) ed alcuni sostengono che Aisha era più grande: nonostante   già le stesse leggi islamiche dell’epoca decretassero scandaloso il matrimonio, nella cultura beduina tuttora è consentita un’unione con tale differenza d’età.

Paragonando i diversi casi, colpisce come ciascuno non si possa definire reato a tutto tondo: Berlusconi non è ancora colpevole e gli altri hanno delle attenuanti.

Di là di tutto Berlusconi è definito pedofilo, mentre gli altri personaggi sono esaltati: l’ex premier ha sbagliato gravemente, ma erra anche chi lo accusa ipocritamente e poi ama Woody Allen, legge Pasolini e tollera gli integralisti islamici.

Antonio Gargiulo

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