Quando la Germania era povera e in balia dei creditori: ecco perché la Grecia oggi, potrebbe avere un’arma in più

Breve storia di uno Stato cui furono condonati numerosi debiti

Breve storia di uno Stato cui furono condonati numerosi debiti

La Germania perse due guerre mondiali: in entrambi i casi fu ritenuta la prima colpevole.
Ovvi motivi chiariscono come il secondo conflitto fu quasi interamente causato dai tedeschi.
Le cause del primo conflitto sono invece numerose, ma nell’occhio del ciclone fu di nuovo Germania, a causa dell’aggressività del “Kaiser”: l’analisi fu arbitraria e probabilmente eccessiva, fu in seguito alla conseguente umiliazione che scaturì il nazismo.

Il 28 giugno del 1919 fu firmato il trattato di Versailles: il primo atto umiliante per il popolo tedesco.
All’ex impero tedesco furono amputati diversi territori (l’Alsazia-Lorena alla Francia, lo Schwelswig alla Danimarca, Posnania-Prussia occidentale-Slesia alla Polonia, tutte le colonie e la città, resa libera, di Danzica).
Il trattato limitò le armate tedesche e impose un debito di guerra di centotrentadue miliardi di marchi.

La neonata Repubblica di Weimar (istituzione successiva all’impero) ebbe da subito problemi economici, tali da non riuscire a rimborsare i propri debiti: nel 1923 dichiarò insolvenza e, come pegno, la Francia e il Belgio occuparono il bacino minerario della Ruhr.
Nel 1925 l’economia tedesca ebbe un primo decollo, grazie all’aiuto americano del “ Piano Dawes” (sostituito dal “Piano Young”): l’ingente prestito, ovviamente, aumentò ulteriormente il debito estero.
L’economia pareva dare segni ripresa, quando la grande crisi del 1929, attribuì il colpo finale.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, le decisioni punitive furono molto più dure: durante la conferenza di Postdam del 1945, la Germania fu divisa in quattro territori occupati (inglesi, francesi, americani, russi) e fu impedito qualsiasi incremento economico nel territorio tedesco (nel timore che la Germania riacquistasse potenza).
Ai debiti precedenti si aggiunsero quelli da addebitare agli stati occupati durante il conflitto.
Nel 1947 gli Stati Uniti, seguendo la logica della visione in blocchi, spinsero e finanziarono l’economia tedesca: lo stato fu diviso in Repubblica Federale Tedesca e Repubblica Democratica Tedesca (nel 1961 fu costruito il famoso muro di Berlino).

E la situazione debitoria come si sviluppò?

Il 27 febbraio del 1953 vi fu un incontro a Londra, per discutere degli enormi debiti accumulati: partecipò la Repubblica Federale Tedesca e i numerosi stati creditori (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito, Irlanda del Nord, Francia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana, Jugoslavia), da cui furono esclusi gli stati dell’est.
I negoziati durarono dal 27 febbraio all’8 agosto 1953: il trattato fu ratificato. Il 24 agosto 1953.

Il debito ammontava a trentadue miliardi di franchi (sedici prestati negli anni ’20 e insolventi dagli anni ’30, sedici versati dagli Stati Uniti alla fine del secondo conflitto): attraverso l’incontro di Londra, l’importo fu ridimensionato di ben il 50%, arrivando a quindici miliardi di marchi.
Il trattato di Londra fu il trampolino di lancio per l’economia tedesca che, da allora fino ad oggi, non si fermò più.
Fu deciso che le riparazioni della seconda guerra, agli stati occupati, fossero rimborsate all’atto di unificazione della Germania (che avvenne nel 1989): per fare un esempio, alla sola Grecia andavano novanta milioni di marchi del 1945.
Purtroppo al momento dell’unificazione, i patti non furono rispettati: si volle permettere al nuovo stato unificato di non indebitarsi troppo.
La Germania pagò comunque un debito in obbligazioni di 239,4 milioni di marchi, che terminò il tre ottobre 2010: dal 1991 al 1996, attuò accordi bilaterali di compensazione, con alcuni nuovi stati dell’est (Polonia, Russia, Ucraina, Bielorussa, Estonia, Lettonia, Lituania).

Non è quantificabile il debito abbuonato, nel 1953 e nel 1989: è incredibile pensare come oggi la Germania abbia (e pretenda con forza) crediti con tanti di questi stati, tra cui la Grecia.
Gli stati oggi debitori, ma in realtà creditori, dovrebbero riaprire qualche libro di storia.

Rey Brembilla

Riproduzione Riservata ®

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace questo articolo? Condividilo: