Tennis, Wimbledon: Djokovic parte bene. Poche gioie per gli italiani

All’esordio nella 126ª edizione di Wimbledon, Novak Djokovic ricomincia da dove aveva finito, con un successo netto e promettente contro l’ex numero 1 spagnolo Juan Carlos Ferrero

All’esordio nella 126ª edizione di Wimbledon, Novak Djokovic ricomincia da dove aveva finito, con un successo netto e promettente contro l’ex numero 1 spagnolo Juan Carlos Ferrero. Il serbo campione in carica, sceso in campo alle 14 come primo match sul centrale, chiude in un’ora e 38 minuti di gioco, col punteggio di 6-3 6-3 6-1 e aspetta ora lo statunitense Ryan Harrison che ha battuto il 28enne di Tapei Lu Yen-Hsun per 4-6 6-3 6-4 6-2. Nole, fermo dalla finale di Parigi, ha cercato di abbreviare gli scambi affidandosi soprattutto al servizio (13 ace e l’84% dei punti fatti sulla prima) e alla risposta (49% dei punti fatti). Ferrero ha avuto sulla racchetta 8 palle break, riuscendone a convertire solo una nel corso del primo set contro le 6 trasformate di Djokovic.

BERDYCH A CASA — Ma le sorprese non sono mancate. A farne le spese sono stati due degli outsider più accreditati e cioè Thomas Berdych, finalista qui nel 2010, e John Isner, il bombardiere americano che aveva raggiunto nella primavera scorsa i top ten. Berdych è stato letteralmente travolto dalla giornata di grazia del lettone Ernests Gulbis, capace di chiudere con tre tie break al quarto match point utile dopo averne mancati tre sul 5-4 del terzo (sul terzo c’è voluto l’occhio di falco). Gulbis ha perduto un solo turno di battuta in tutto il match (come Berdych), mettendo a segno però 30 ace in 3 set. Alla fine l’estroso lettone ha piazzato 62 vincenti contro i 30 di Berdych. Male anche John Isner, fatto fuori in cinque set dal colombiano Alejandro Falla che nel 2010 arrivò a servire per il match nel corso del quarto set contro re Roger Federer. Falla ha vinto per 6-4 6-7 3-6 7-6 7-5 dopo aver mancato la palla per andare 2 set a zero e aver salvato un match point nel tie break del quarto.

BENE FOGNINI — In casa azzurra, parte bene Fabio Fognini che supera per 3-6 6-3 6-4 7-5 Michael Llodra. Il ligure impiega un set abbondante per assimilare gli automatismi dell’erba e intercettare al meglio i tagli del francese che alterna capolavori a errori grossolani. Quando tutto sembra filare per il verso giusto, Fognini s’imballa mancando due match point sul 5-4 del quarto con Llodra che fa il break e ritorna in partita. Ma sul 5 pari Fogna fa nuovamente il break e poi chiude al quarto match point utile. Il francese si è dimostrato nettamente superiore alla battuta (16 ace a 7, 72% di prime contro il 66% di Fognini, 70% i punti conquistati sulla prima contro il 65% del ligure), ma ha commesso quasi il doppio degli errori gratuiti (43 a 23). I vincenti sono stati 52 per Fognini, 51 per Llodra, i punti totali 129 per l’azzurro e 127 per il francese. Al prossimo turno Fognini avrà Federer che sul campo numero uno si è sbarazzato con un tripo 6-1 dello spagnolo Albert Ramos.

STARACE CRAC — Fuori invece Potito Starace, costretto al ritiro sul 6-2 2-0 contro Ryan Sweeting, per un problema alla schiena. Ritiro anche per Filippo Volandri, che ha raccolto un solo game contro Jerome Chardy (6-0 6-1 1-0 e ritiro). Ha perso un match alla sua portata invece Flavio Cipolla, battuto dopo essere stato avanti 2 set, dallo spagnolo Inigo Cervantes (2-6 6-7 6-3 6-2 6-1). Il romano ha giocato benissimo i primi due set e poi si è perso senza più riuscire a mettere in difficoltà lo spagnolo. Ha deluso ampiamente l’altoatesino Andreas Seppi, superato al quinto set dall’uzbeco Denis Istomin per 6-7 6-4 3-6 6-3 8-6. Reduce dalla brillante finale di Eastbourne persa contro Roddick, Seppi ha prima dilapidato un vantaggio di due set a uno e poi nel quinto è arrivato a servire per il match avanti 5-3. Sul 5-4 è stato 30 pari, poi si è sciolto quando Istomin ha chiesto l’intervento del fisioterapista. I 10 minuti d’interruzione hanno disorientato Seppi che da quel momento ha commesso una serie inspiegabile di errori gratuiti. Simone Bolelli invece ha ceduto di schianto al polacco Jerzy Janowicz (3-6 6-3 6-3 6-3 lo score) in una sfida tutta tra qualificati. Sospeso all’inizio del quinto il match tra il senese Paolo Lorenzi e il francese Nicalas Mahut. Lorenzi ha vinto il secondo e terzo set per 7-5 7-6, Mahut il primo e il quarto per 6-3 7-5.

La 126ª edizione di Wimbledon, con 15 italiani al via, si apre con la sorpresa della vittoria di Camila Giorgi sulla più quotata Flavia Pennetta, testa di serie numero 16. E’ un derby che non ha storia e che la 21enne di Macerata di padre argentino si aggiudica in 66 minuti con il punteggio di 6-4 6-3. Camilla, che aveva giocato a Wimbledon anche lo scorso anno raccogliendo all’esordio appena tre games contro la bulgara Tsvetana Pironkova, interpreta nel migliore dei modi un tennis aggressivo, sempre alla ricerca di punti vincenti, ma che va incontro anche a molti errori.

Flavia non riesce quasi mai ad entrare negli scambi, Camila invece spara dritti e rovesci a tutto braccio non appena ha l’occasione per farlo. Il break trasformato nel secondo game dell’incontro, spiana la strada alla Giorgi che sulla prima di servizio riesce ad ottenere l’82% dei punti e sulla seconda un ragguardevole 50% nonostante 7 doppi falli. La reazione della brindisina non arriva, Camilla tiene bene e dopo aver conquistato la prima frazione vola avanti un break fino alla fine. La giovane promessa azzurra, numero 145 del ranking mondiale, chiude con un saldo positivo di 6 punti (25 vincenti e 19 errori gratuiti) mentre Flavia con un saldo negativo 16 vincenti e 18 errori gratuiti). Al secondo turno la Giorgi, in tabellone dopo aver superato le qualificazioni, è attesa dalla georgiana Anna Tatishvili, n.73 del ranking, che ha superato per 6-4 6-2 la thailandese Tamarine Tanasugarn.

OUT — Fuori invece le altre due italiane impegnate. Alberta Brianti ha finito per perdere 6-2 3-6 6-3 con la 23enne russa Ekaterina Makarova, Maria Elena Camerin invece ha raccolto appena 2 game contro la russa Nadia Petrova. La trentenne di Motta di Livenza non supera un turno in uno slam dall’Open degli Stati Uniti del 2010.

BIG SUL VELLUTO — Tra le big partono forte Maria Sharapova (6-2 6-3 all’australiana Rodionova) e la polacca Agnieszka Radwanska (testa di serie numero 3) che supera il turno battendo con un doppio 6-3 la slovacca Magdalena Rybarikova. Masha è volata come un siluro fino al 5-0 del primo set, poi la sua avversaria ha tentato con qualche successo di fare match pari con la forte siberiana. Ora l’attende la bulgara Tsvetana Pironkova (semifinalista qui nel 2010) che ha battuto per 5-7 6-0 7-5 la serba Vesna Dolonc. L’australiana Sam Stosur (n. 5) supera per 6-1 6-3 la spagnola Carla Suarez Navarro e la cinese Na Li (testa di serie numero 11) ha la meglio sulla kazaka Ksenia Pervak per 6-3 6-1. Subito fuori, invece, Venus Williams: la statunitense è stata sconfitta all’esordio dalla russa Elena Vesnina per 6-1 6-3. Venus ha vinto cinque volte in carriera il torneo sull’erba dello Slam, l’ultima volta nel 2008.

MARTEDI’ — Martedì in campo Francesca Schiavone (primo match sul campo numero 3) contro la britannica Laura Robson, Roberta Vinci (terzo match sul campo numero 18) contro l’australiana Ashleigh Barty, Karin Knapp (secondo match sul campo 18) contro la britannica Elena Baltacha e Sara Errani (terzo match sul campo numero 18) contro la statunitense Coco Vandeweghe.

Fonte: Gazzetta.it

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