Sitcom Vertigo

walingdead

Locandina The walking dead

In principio era Friends. Una volta a settimana, solitamente in un orario che abbracciasse un’ampia fascia di pubblico, le emittenti ci regalavano una puntata di qualche fortunatissima sitcom americana, che nel paese di origine stava già facendo strage di audience. Comodamente seduti sui divani o mentre si preparava la cena, ognuno cercava di conciliare la propria routine  ed i propri impegni  per incastrare quei 20 minuti di meritato svago. Perdere una puntata della propria serie preferita, significava avere un buco nero sugli eventi narrati, fino alla settimana successiva.

Questo accadeva prima. La storia delle sitcom americane oggi non è più quella di un tempo, Sky e Mediaset Premium hanno aperto una finestra su nuovi mondi, su nuovi canali, prima sconosciuti e divenuti ora il nostro pane quotidiano. Fox Life, Mya, Iris, Comedy Central,  Fox Retrò, ogni canale il suo genere, ogni genere il suo sottogenere e così via, fino ad essere rapiti dal vortice delle serie tv. Palinsesti fittissimi, orari serrati,  finali di stagione annunciati da campagne pubblicitarie degne di un Kolossal Spielbergiano. Le serie tv hanno un posto d’eccellenza nei palinsesti, le televisioni satellitari, per assicurarsi nuovi contratti, propongono pacchetti di intrattenimento che vertono, soprattutto, sulla presenza di serie tv tra le più conosciute.  Come da tradizione televisiva, le serie più fortunate restano, soprattutto, quelle ambientate negli ospedali, “Grey’s Anatomy”, arrivata oramai alla sua 9 Stagione è una delle serie-evento più fortunate degli ultimi anni. Zombie che tornano a tormentare i vivi in “The Walking dead”, musical ambientati in fantastici licei americani in “Glee”, favole rivisitate in chiave moderna “Once upon a time”. Nessun genere è sfuggito a questo nuovo modo di vivere la tv.

Attori quasi sconosciuti diventano veri e propri divi del cinema, e grandi attori del passato firmano contratti, che li vincolano ad infinite serie, suddivise in infinite puntate. Jessica Lange, l’interprete di King Kong del 1974, è ora la punta di diamante della più giovane serie della Fox, “American Horror Story”, già alla sua seconda stagione. Steven Spielberg ha tentato l’impresa di cimentarsi nella creazione di una serie della Fox, “Terra Nova”, che proponeva un improbabile ripopolamento di una nuova terra, incontaminata, da parte di uomini prescelti e scdelti per le loro imprese, su quella contaminata.  La  prima puntata, con un ascolto di 9 milioni di persone fu l’unica a riscuotere successo. Dalla seconda in poi gli ascolti calarono, fino ad essere addirittura sospesa.

Repliche e possibilità di registrare un singolo episodio, o di scaricare l’intera serie on-line, rendono più gestibile e rilassato l’approccio alle serie. Per i più curiosi, che non possono aspettare che la serie venga trasmessa in italia, internet e il famigerato streaming consentono di vedere gli episodi in tempo reale, in lingua originale o, a distanza di 24 ore, corredata di sottotitoli. I social Network, ricchi di funclub e pagine face book forniscono ogni settimana il link streaming.

Nonostante le innumerevoli novità, nel vortice satellitare delle serie tv, per i più nostalgici ci sono canali dedicati alle serie di un tempo, “I Robinson”, “Super Viky”, “The twilight zone”, in cui è possibile identificarsi in personaggi semplici e più vicino a noi e alla nostra vita di quanto non possa esserlo uno zombie, uno spirito tornato dal passato o un personaggio delle favole.

Romina Masecchia

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