Attraverso questo interessante articolo a cura di Luciano Rispoli possiamo capire al meglio cosa sono gli attacchi di panico che spesso sentiamo parlare nella nostra società e come si possono manifestare.
Gli “attacchi di panico” (sindrome DAP) sono un disturbo che si va sempre più espandendo nella società attuale. La persona è assalita da una paura immediata e incontrollabile, la sensazione che tutto il suo organismo stia per cedere, per crollare, proprio in quel momento. Che cosa realmente accade da essere considerato così devastante e improvviso?L’attacco di panico è una miscela di vecchie paure sepolte all’interno della cosiddetta “memoria corporea” e di “sensazioni” per molto tempo addormentate e controllate che improvvisamente fuoriescono strane, distorte, spaventose.
La nascita del disturbo è sempre legata a un periodo di stress e di logoramento, un periodo in cui il “controllo” su di sé e sull’esterno è stato per troppo tempo esageratamente intenso, eccessivo, fino a subire dei veri e propri crolli. Quando il controllo comincia a cedere emergono sia antichissime paure che sensazioni alterate; e queste ultime scatenano (violentemente) ancora di più le paure.
Arrivati a questo punto si instaura, in un circolo vizioso, la paura di aver paura. Questa paura si amplifica se la persona si trova in una situazione tale da non poter correre da qualcuno o da qualche parte dove essere soccorso: un presidio medico, una persona fidata, la propria casa.
Allontanarsi da zone “sicure” diventa sempre più difficile se non impossibile. E la paura di sentirsi male (così male) resta sempre in agguato, pronta a scattare ogni volta che si avvera qualche strana sensazione. E’ quasi più facile che sia proprio questa paura “secondaria’ a far scattare poi l’attacco di panico vero e proprio.
Rassicurare è sicuramente molto importante: le persone devono comprendere cosa succede, devono capire che non hanno niente di “organico” in questa malattia. Ma se si vogliono veramente curare questi disturbi, bisogna riaprire di nuovo e pienamente tutte le sensazioni interne al corpo, in modo che la persona le senta nuovamente e soprattutto ritorni ad avvertirne la vitalità e la positività.
Un intervento di psicoterapia Funzionale, agendo direttamente sul livello biologico e fisiologico, permette di modificare questo funzionamento profondo legato al percepirsi, all’aprire la propria vitalità e il proprio livello di benessere, curando così a fondo gli attacchi di panico. Altrimenti il rischio (molto frequente) è che con terapie verbali e tradizionali il disturbo si allenti momentaneamente, fino anche per scomparire per qualche anno: per poi però puntualmente ritornare, e questa volta in modo ancor più devastante e preoccupante.
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