Paul McCartney – Unipol Arena, 26 Novembre 2011

Un Paul McCartney in piena forma all’Unipol Arena

Esistono emozioni che provi solo da bambino. La prima volta alle giostre, la prima volta davanti al tuo film della Disney, al cinema. Le tue prime vacanze al mare, le prime comitive.

Paul McCartney è un bambino di 70 anni che è stato capace di trasportare un palazzetto di 12.000 spettatori in una dimensione fanciullesca nel giro di tre ore di puro, energico, spettacolo musicale.

Dopo il Dj Set formato da remix e versioni di pezzi dei Beatles firmati da altri artisti, parte un video multimediale in scorrimento sui maxischermi, che ripercorre la carriera di Sir Paul, dai Beatles, Wings fino ai giorni nostri. Al termine, un boato accoglie il gruppo che appare sul palco, ed è subito Magical Mistery Tour! Dopo i primi minuti di stordimento ed una rapida presa di coscienza, si prosegue con All My Loving, un evergreen di Paul che deve stare in una sua scaletta come Babbo Natale deve esserci a Natale.

Il cuore della serata è un susseguirsi di pezzi storici come Got To Get You Into My Life, The Night Before (mai fatta in Italia dal vivo), una Paperback Writer con la hendrixiana Foxy Lady come coda finale, The Long And Winding Road. Pezzi storici dei Beatles intervallati da autentiche perle da solista o dal periodo Wings, come Maybe I’m Amazed, 1985, Let Me Roll It.

Macca è in forma smagliante, si diverte ed interagisce con il pubblico, cambia continuamente strumento (lo storico basso Hofner, chitarre elettriche d’epoca, acustiche, mandola, ukulele, piano), ma l’approccio è sempre quello di uno che sembra davvero divertirsi.
Dopo il terzetto And I Love Her, Blackbird e Here Today (dedicata all’amico “Giovanni”), si riparte con l’allegra Dance Tonight, ed è di nuovo una cascata di pezzi storici come Eleanor Rigby, I’ve Got a Feeling, Band On The Run, Helter Skelter, Live and Let Die, una splendida A Day In The Life in medley con Give Peace a Chance ed una commovente Something dedicata a George Harrison, morto il 29 Novembre 2001. Il medley Golden Slumbers/Carry That Weight/The End chiude una scaletta perfetta, che accontenta tutti ma proprio tutti.

Paul McCartney è uno di quei musicisti che ha bisogno solo di una cosa che faccia rumore e riproduca anche le note più grezze per tirarti fuori dal cilindro capolavori e melodie adatte per tutti i gusti. Il Pop, il Rock, L’Hard Rock, tutto racchiuso nella personalità geniale e dirompente di questo eterno bambino.

Marco Della Gatta

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