Napoli un 2014 nel bene e nel male da ricordare

Benitez è lui il protagonista di questo 2014 del Napoli

Benitez è lui il protagonista di questo 2014 del Napoli

Il Napoli chiude l’anno solare 2014 con la bella vittoria contro i bianconeri della Juventus nella finala della supercoppa italiana a Doha. Nell’anno ormai finito, la squadra allenata da Benitez in Italia ha vinto due titoli su tre: la coppa Italia e la supercoppa. I partenopei hanno brillato in tutte le competizioni, con alcuni scivoloni sopratutto in campionato con le piccole che non hanno permesso un secondo posto alla portata. In champions league ha brillato nel suo girone mettendo sotto squadre del calibro di Borussia Dortmund, Arsenal e Marsiglia, facendo dodici punti ma uscendo per via delle differenza reti. La Juventus con un girone ampiamente alla sua portata ha fatto solo cinque punti miserevoli, mentre in campionato ha stabilito il record di punti. In Europa League ha sbagliato l’approccio della partita di andata con il Porto mentre al ritorno a Napoli solo la malasorte sottoporta non ha permesso il passaggio del turno. In campionato ha stabilito il record di vittorie esterne ben dieci, ha stabilito il record di gol centoquattro una vera macchina da guerra pronta a giocarsela contro tutti. La vittoria della Coppa Italia a Roma contro la Fiorentina, funestata dalla morte di Ciro Esposito, faceva presagire una seconda parte di 2014 trionfale. La maggioranza dei tifosi e degli addetti ai lavori credeva che una campagna acquisti accorta potesse far diminuire il gap degli azzurri nei confronti di Juve e Roma. Gli strascichi del mondiale, giocatori promessi che si rimangiano la parola, giocatori della passata stagione che non volevano ridursi ingaggio,altri come Callejon che sognano altri lidi, De Laurentiis che promette in ritiro una squadra da tricolore e le regole del fairplay finanziario non hanno permesso una campagna acquisti all’altezza. I preliminari di Champions League vedono il Napoli uscire contro il Bilbao grazia alle papere difensive di Albiol e Rafael, alla scarsa vena sotto porto di Callejon e Insigne, una brutta botta che mina lo spogliatoio. In campionato si vince soffrendo a Genoa ma si perde contro Chievo e Udinese. Subito i processi contro Benitez e società. Gli azzurri si svegliano e in sette partite fanno cinque vittorie e due pareggi mentre in Europa League sono primi nel proprio girone. Dopo la sosta per le nazionali i partenopei sprecano tutto in quattro partite fanno una vittoria, due pareggi e una sconfitta. I partenopei volano con il morale sotto i tacchi a Doha per la finale di supercoppa italiana, ma come in una favola riescono a battere gli spocchiosi e blasonati avversari. La vittoria comunque non nasconde i problemi di questa stagione: la difesa fa acqua da tutte le parti, giocatori come Callejon, Mertens sotto tono, Higuain a fase alterna, poi se ci mettiamo l infortunio cronico di Zuniga, quello di Insigne e alcune scelte tattiche del tecnico in alcuni match la frittata è fatta. Il 2015 ormai è alle porte speriamo che il nuovo anno oltre a Strinic  e Gabbiadini possa portare nuovi trionfi e una maggiore continuità di risultati, dopo tutto i tifosi chiedono solo una cosa ai giocatori: la maglia sudata. Auguro a tutti i lettori e lettrici un sereno e proficuo 2015.

Ciro Florio

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