Javier Zanetti, campione di stile e tenacia. Già pensa al rientro dopo l’infortunio

Zanetti ha subito un brutto infortunio nella gara con il Palermo

Zanetti ha subito un brutto infortunio nella gara con il Palermo

L’infortunio di Javier Zanetti, che nell’ultima gara dell’Inter contro il Palermo ha subito la rottura del tendine d’Achille del piede sinistro, è solo il più recente di una serie di infortuni che ha colpito in questa stagione i calciatori dell’Inter. Eppure quello capitato al capitano è il colpo che fa più male di tutti perché Zanetti è il simbolo di questa Inter, come lo è stato di diverse Inter del recente passato, è perché si tratta di un calciatore simbolo di un calcio che non c’è più, o forse semplicemente c’è sempre di meno.

Si tratta di quel calcio fatto di valori, di calciatori gentiluomini che non alzano mai la voce e quando subiscono un fallo anche se non sanzionato, altro che protestare, loro preferiscono rialzarsi e riprendere a correre. Proprio quello che ha pensato Zanetti che non ne vuole sapere di chiudere in questo modo una bellissima carriera. “Il mio obiettivo è quello di tornare più forte di prima. Ci credo. Dovevo cambiare gomme dopo tanti chilometri” ha dichiarato il capitano nerazzurro. A far temere il peggio, è l’entità dell’infortunio ma anche l’età del calciatore, alla soglia dei 40 anni. Zanetti però preferisce non pensarci e rivolge il suo primo pensiero ai suoi compagni di squadra e al finale della stagione. “Mi spiace per come sia andata la stagione. L’infortunio può capitare, fa parte del mestiere, la cosa più importante è la squadra. Non mi hanno ancora detto tempi di recupero, ma la mia carriera non è certo finita, l’importante è guarire bene. La cosa che voglio di più è tornare con i miei compagni. Mi dispiace non poter dare loro una mano in questo finale di stagione, ma sono fiducioso, ce la possono fare a raggiungere l’Europa League“.

Javier Adelmar Zanetti , nato a Buenos Aires, 10 agosto 1973, è ormai il calciatore simbolo dell’Inter, squadra in cui milita dall’ormai lontano 1995. Giocatore perfetto fuori dal campo, per i suoi modi ed il suo stile, lo è anche sul quadrato di gioco, vista la sua completezza tattica. Una caratteristica che ha fatto si che il campione argentino fosse tenuto pochissime volte fuori l’undici titolare. Zanetti, infatti, è il giocatore in attività e lo straniero con più presenze in Serie A (603 gare ufficiali più 3 spareggi) ed il secondo giocatore in assoluto con più presenze sempre nella Serie A. Insomma un calciatore unico ben voluto e stimato da compagni ed avversari. Per questo non c’è da stupirsi se da ogni parte sono arrivati messaggi di solidarietà, stima ed auguri.

I primi a far sentire la propria vicinanza al campionissimo sono stati i tifosi dell’Inter ed il presidente Massimo Moratti. “Mi dispiace tantissimo per Zanetti, è una cosa gravissima. L’ho chiamato subito, sono certo che si riprenderà, è impossibile per i tifosi non rivederlo in campo“, ha dichiarato il patron dell’Inter. Messaggi di stima e affetto sono arrivati anche da due campionissimi come Alessandro Del Piero e Fabio Cannavaro e anche da Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli, prossimo avversario dell’Inter. “Caro Javier, a Pavia con Benazzo sei in buone mai. – ha scritto su twitter il patron azzurro – Certo che tornerai in campo! Mi spiace che tu non ci sia domenica! In bocca al lupo“. Un augurio a cui ci associamo davvero tutti.

Umberto Rennella

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