Bentornati fra i petali de La rosa nera, nello scorso articolo vi avevo raccontato dello scambio di playlist , in spiaggia, con una graziosa adolescente la quale mi aveva concesso l’onore di conoscere le grandi liriche di un moderno “poeta” : Trucebaldazzi. [Qui il link]
L’avevamo lasciata mentre tornava a sdrairsi al riparo dal sole, dopo averla vista, in lontananza, chinarsi sulle ginocchia, respirare forte e svenire fra le braccia di qualcuno “Flash indiano!” rispose alla mia domanda su quello strano rituale ed oggi, come promesso, siamo qui a svelarvi l’arcano.
In Gran Bretagna si chiama ‘funky chicken’ o ‘space monkey”, pratica ormai popolarissima, consiste nell’indurre una sensazione di forte vertigine, seguita da svenimento, iperventilando per alcuni minuti, attraverso forti respiri per poi bloccare il flusso di ossigeno al cervello premendo sull’arteria della carotide, per pochi attimi si dovrebbe provare una sensazione simile a quella prodotta dall’assunzione di allucinogeni. L’associazione “Games adolescient shouldn’t play” ha denunciato che dal 1996 , 458 giovani solo in America hanno addirittura perso la vita come conseguenza di questo “simpatico” giochino. On line è disponibile una gran mole di video che spiegano come svenire al meglio e cresce il numero di forum specifici dedicati; è evidentemente finito il tempo dei Supersantos che coloravano il cielo, delle ginocchia abrase, e dei pantaloni sporchi di terra, il divertimento pare essersi ridotto a venti respiri, una sensaizone di soffocamento, video e scambi davanti ad un monitor, gare a chi possa vantare meno senno degli altri. Ad una ricerca più approfondita apprendo che il “flash indiano” inizia ad assumere anche forme rituali , lascio qui stralci di un articolo trovato on line: “I ragazzi in cerchio si muovono al ritmo di una cantilena, il ritmo aumenta, aumentano il senso di nausea e vertigine. A questo punto li vedi iperventilare per alcuni minuti e poi premere sulla carotide per bloccare il flusso di ossigeno al cervello, quindi svenire” ” Hanno dai 12 ai 17 anni, sono la faccia buia dell’adolescenza che studia sul web i trucchi per farsi male” “E’ l’effetto specchio: se alla festa li vedi schiantarsi a terra dopo essersi schiacciati la carotide, finisce che ci provi”.
E’ addirittura inutile concludere l’articolo con un’analisi a riguardo, meglio regalarvi le parole testimonianza di una ragazza che lo ha sperimentato, sperando che non sia la quindicenne incontrata in spiaggia, a lei ed a tutti gli altri auguro di poter gioire, piuttosto guardando una puntata de i Simpsons che Homer sembra essere addirittura più intelligente di loro.
“Comunque sia, ieri ho provato per la prima volta questa cosa e devo dire che è incredibile. In pratica prima di fare l’iperventilazione pensavo tipo che mi buttavo giu da un palazzo, e appena mi sono alzata in piedi ricordo solo che ho sognato che mi toglievo il dito da bocca, correvo verso un muretto e mi lanciavo giu, ma sembrava una mezz’ora non 10 secondi, dopo un po m’hanno svegliata con degli schiaffi e mi sentivo iperattiva… “
Fiorella Quarto
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