Festival del cinema di Roma al via con un red carpet hollywoodiano

Jude Law sfilerà sul red carpet del Festival del Cinema di Roma martedì 13 novembre

«Per Roma questo e’ un numero zero, e certo il prossimo anno andra’ meglio». Ne e’ convinto Marco Müller che nel presentare la settima edizione del Festival di Roma si e’ detto comunque fiero dell’evento messo in piedi in pochissimi mesi e per il quale prevede un futuro da competitor di tutto rispetto con ben altri più prestigiosi festival del calibro di Toronto, Berlino e il Sundance. Costato 12 milioni di euro, il ‘nuovo’ Festival del Cinema di Roma si presenta ai nastri di partenza con 61 prime mondiali, iniziative che coinvolgeranno la città anche nei prossimi mesi e soprattutto ospiti internazionali d’eccezione. La domanda in effetti serpeggiava da tempo tra gli addetti ai lavori: “ci saranno o no le star al Festival del Cinema di Roma?”. Bugie, ha sempre risposto Müller: «Non e’ vero che al festival non ci sono divi, ci sono quelli che ci piaccono». E in effetti, l’elenco degli ospiti che sfileranno sul tappeto rosso dell’Auditorium Parco della Musica è piuttosto lungo. Se finora, l’unico confermato era stato Sylvester Stallone, che consegnerà un premio al regista Walter Hill e presenterà l’action-movie di cui è protagonista “Bullet to the head”, a pochi giorni dall’inizio della rassegna il direttore artistico cala i suoi veri assi nella manica riservando non poche sorprese.

DA LAW A BRODY, PARATA DI STELLE A ROMA. Al di là dell’attempato Stallone, tutti gli occhi sono puntati sul sex symbol Jude Law che sarà a Roma martedì 13 per presentare “Rise of the Guardians – Le 5 leggende”, il nuovo lungometraggio di animazione in 3D della Dreamworks di cui è doppiatore. Faranno la loro apparizione sulla passerella anche James Franco che venerdì 16 sarà protagonista con l’artista scozzese Douglas Gordon di una masterclass su ‘arti visive, arte cinematografica e cinema’ e riceverà il premio Cubovision per il cortometraggio “Dreams” di cui è il regista, e Adrien Brody, già a Roma in questi giorni sul set del nuovo film di Paul Haggis “The Third Person”, che verrà a presentare in prima mondiale “1942” (Back to 1942), un’epica storica del regista cinese Feng Xiaogang di cui è protagonista. Dagli Stati Uniti arriveranno anche Bill Murray, Matthew Modine, Stephen Dorff, Murray F. Abraham, e i giovanissimi Adam Mediano e Tina Rodriguez (entrambi per “Marfa Girl”, il film di Larry Clark). Il parterre del cinema europeo al festival di Roma includerà la star inglese Charlotte Rampling (protagonista del dramma “Tutto parla di lei” di Alina Marazzi), Julian Sands, Rebecca Night; i francesi Anna Mouglalis, Clara Ponsot, Valérie Donzelli, Valérie Lemercier, Jean-Marc Barr, Lou Doillon; gli spagnoli Leonor Watling, Marisa Paredes, Eduard Fernandez; l’attore tedesco Sebastian Koch e l’affascinante attrice polacca, cara a David Lynch, Anastasia Mikulchina. Vera novità è la presenza di un nutrito gruppo di star del cinema asiatico, del tutto sconosciute in Italia ma molto amate nei loro paesi d’origine. Si tratta dei cinesi Fan Bingbing, Donnie Yen, Alec Su Youpeng, Xu Fan, Li Xiaoran, Zhao Tao, Zhang Guoli, i talent giapponesi Ito Hideaki e Mizuno Erina, la diva iraniana Leyla Hatami e l’attrice-cantante indiana Rii Sen. Calcheranno il red carpet capitolino anche molte star di casa nostra del calibro di Luca Argentero, Alessandro Preziosi, Margherita Buy, Claudia Gerini, Laura Chiatti, Riccardo Scamarcio, Carlo Verdone, Alessandro Gassman, Michele Placido e i registi Giuseppe Tornatore e Giuliano Montaldo che accompagneranno i documentari a loro dedicati.

GRANDI ASSENTI. Nessuna speranza di vedere Quentin Tarantino, malgrado l’amicizia che lo lega al direttore artistico Müller. “Django Unchained” esce negli Usa il 25 dicembre, e il regista sbarcherà all’Auditorium di Roma non prima di gennaio 2013 per presentare in anteprima europea il suo ultimo lavoro; bruciano pure le assenze dei protagonisti di Twilight, anche se le fans italiane sperano ancora nel miracolo che il loro idolo Robert Pattinson decida all’ultimo momento di presenziare all’anteprima dell’ultimo episodio della saga “Breaking Dawn – Parte II”.

BIGLIETTI TROPPO CARI. Se la Müller’s list dei divi ha rasserenato gli sponsor, non si può certo dire la stessa cosa per quanto riguarda la prevendita dei biglietti, che fino ad oggi avrebbe registrato (i dati non sono ufficiali) un calo del 50% rispetto all’anno scorso con un meno 30% degli incassi. La colpa non è da imputarsi tanto al programma quanto piuttosto ad un sensibile aumento del prezzo dei biglietti, soprattutto per quanto riguarda gli abbonamenti il cui prezzo può arrivare anche a 500 euro per il turno Prima serata nella Sala Sinopoli. In ogni caso per favorire la partecipazione del pubblico da quest’anno il Festival offre una nuova promozione dal titolo “Vedo Doppio”: acquistando il biglietto di un film in prima mondiale sarà possibile vedere anche quello successivo. Il costo complessivo per due titoli sarà di 18 euro; l’offerta riguarda tutti i film proiettati presso la Salacinema Lotto: si comincia con il film che apre la rassegna “Aspettando il mare” di Bakhtyar Khudojnazarov e si continua poi con “Alì ha gli occhi azzurri”, “Il cecchino”, “Il volto di un’ altra”, “A glimpse inside the mind of Charles Swan III” e “Razza bastarda”.

PROGRAMMA FESTIVAL. Il Festival di Roma, che calerà il sipario sabato 17 novembre, prenderà il via venerdì 9 con “Aspettando il mare” del regista russo di origine tagika, Bakhtiar Khudojnazarov. Chiude il film “Una pistola in ogni mano” del regista catalano Cesc Gay. In mezzo ci sono 59 pellicole in anteprima mondiale, 5 prime internazionali, 12 mediometraggi e 34 corti provenienti da 26 paesi e suddivisi tra le sezioni Concorso Internazionale, Fuori Concorso, Cinema XXI, dedicato a tutte le nuove correnti del cinema mondiale ed internazionale, e Prospettive Italia, che come preannuncia il nome si occuperà esclusivamente del cinema italiano.

 Enrica Raia

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