Elezioni Usa: Obama e Romney in parità

Rush finale alle elezioni presidenziali statunitensi. Martedì 6 novembre gli americani si recheranno ufficialmente alle urne, anche se in 34 dei 50 stati americani, gli elettori stanno già esprimendo le proprie preferenze con il sistema dell’early voting. Sono già 25 milioni di persone ad aver votato prima dell’election day, complice anche il temuto passaggio dell’uragano Sandy sulla East Coast. Intanto a pochi giorni dal voto che decreterà il nuovo presidente degli Stati Uniti, Obama sembra mantenere un vantaggio minimo sul candidato repubblicano Romney, e anzi, per gran parte dei sondaggi i due candidati alla Casa Bianca continuano ad essere in parità.  L’ultimo sondaggio proposto da Rasmussen vorrebbe i due sfidanti appaiati al 49%. Stando invece all’ultimo rivelamento di Nbc News /Wall Street Journal il presidente in carica sarebbe in leggero vantaggio (48% contro il 47%) rispetto al suo sfidante. Diverso il risultato dell’ultima rilevazione del Washington Post – Abc News, secondo cui Mitt Romney continua ad essere in leggero vantaggio sull’attuale presidente (49 a 47).  Quest’ultima rilevazione ha mostrato anche le differenze tra i gruppi sociali ed etnici: il  democratico Obama è preferito dalle donne con una percentuale del 6%, mentre il repubblicano Romney dagli uomini per il 7%. Il 20% dell’elettorato bianco vota per Romney, mentre Obama raccoglie il 59% di preferenze tra gli altri elettori. Infine, come nelle precedenti elezioni del 2008, i giovani sembrano schierati con l’attuale presidente.

Nell’assoluta incertezza del risultato finale, ai due candidati non resta che sfruttare gli ultimi momenti di campagna elettorale per cercare di strappare un voto agli indecisi. La sfida è ancora aperta e tutto si gioca sui due stati chiave in bilico: Ohio e Florida.  Saranno infatti i cosiddetti “swing States”, quelli col più alto numero di “grandi elettori”,  a decidere chi tra il presidente uscente e l’ex governatore del Massachussetts siederà per i prossimi quattro anni nello studio ovale della Casa Bianca. A questo proposito i sondaggi delle ultime ore sono assai contraddittori. Secondo il Wall Street Journal, Obama sarebbe in testa di sei punti in Ohio e di due punti in Florida, al contrario di diversi giornali dello stato che nel 2000 assegnò una “discussa” vittoria a Bush e che sostengono che il candidato repubblicano sia davanti di sei punti.

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