Crisi Eurozona: la Merkel punta alla stabilità e attacca i mercati

Angela Merkel con i suoi senatori in Baviera

Il ministro federale delle Finanze, Wolfgang Schäuble, si è detto certo che i giudici di Karlsruhe non faranno fallire il fondo salva Stati.

Una bocciatura del fondo salva Stati aveva avvertito il presidente designato dell’Esm (European Stability Mechanism), Klaus Regling, minerebbe l’operatività del fondo, poiché “senza la Germania l’Esm non ha alcun senso“.

Il cancelliere tedesco Merkel ha affermato che é tempo che la politica porti lo spirito dell’economia sociale nella finanza, anche perché i mercati finanziari negli ultimi cinque anni non hanno affatto aiutato la gente: alcune persone si sono arricchite, mentre molti hanno pagato il prezzo. Il cancelliere ha poi preso le distanze dalla bavarese Csu (Christlich-Soziale Union in Bayern), che ha chiesto più volte un’uscita di Atene dall’Eurozona. Il segretario generale Alexander Dobrindt,  ha sostenuto di“vedere la Grecia fuori dall’euro nel 2013” dopo la visita di Antonis Samaras a Berlino.  La Germania, deve dare il buon esempio e insistere affinché gli altri Paesi facciano le riforme, e  puntare ad “un’Unione stabile” e non con “un’Unione del debito”.

Il presidente Mario Draghi ha legittimato gli acquisti di bond dei Paesi più deboli fino a tre anni, ma i debiti statali non saranno finanziati dalla Bce.

Le parole di Schäuble, ma soprattutto le dichiarazioni di Mario Draghi sull’acquisto dei bond hanno spinto al rialzo le borse, con Milano che ha chiuso in rialzo dell’1,1%, Parigi dell’1,19%, Londra dello 0,82%, Francoforte dello 0,63%. Negative solo Madrid (-0,04%) e Atene (-0,99%). Proprio sul tema degli acquisti dei titoli di Stato da parte della Bce è intervenuto lo stesso Schäuble che, sulla radio pubblica tedesca Deutschlandfunk, ha invitato a non creare «aspettative sbagliate» in vista della seduta del consiglio direttivo dell’Eurotower di giovedì e ha ribadito la linea di Berlino: “i debiti pubblici non devono essere finanziati attraverso la politica monetaria“, ciò va “stroncato sul nascere“. Il ministro tedesco si è detto certo che Francoforte non prenderà decisioni in contrasto col suo mandato.

Intanto le agenzie di rating continuano a remare contro: Moody’s ha rivisto al ribasso l’outlook dell’Unione europea da stabile a negativo, avvertendo che potrebbe declassare il blocco dei paesi della zona se deciderà di tagliare il rating sui quattro maggiori paesi della Ue: Germania, Francia , Regno Unito e Paesi Bassi.

Giusy De Angelis 

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