Questo Napoli, non c’è dubbio, è l’anti Juve. E il suo condottiero è Edinson Cavani, che con una tripletta stende la Lazio e supera, con 72 gol, Vinicio e Canè nella classifica dei marcatori degli azzurri in serie A. E sarebbe stato poker se nella ripresa l’uruguaiano non avesse calciato alle stelle il rigore del 4-0. La squadra di Mazzarri dunque demolisce la Lazio e aggancia i bianconeri in vetta con un grandissimo Cavani che chiude le velleità dei biancocelesti, belli fino al gol del 2-0, che di fatto ha spento la verve e la lucidità dei romani, alla seconda sconfitta consecutiva.
IL MEGLIO DAL VIA — Turnover limitato al minimo: troppo alta la posta in palio. Così Mazzarri schiera il miglior Napoli possibile con due sole novità: Gamberini per Aronica e Behrami per Dzemaili. Petkovic, dopo aver mescolato le carte contro il Genoa, torna ad affidarsi a Klose titolare come terminale offensivo del 4-5-1 della Lazio. Manca Gonzalez, fermato da un affaticamento muscolare, ma a centrocampo sale Lulic grazie alla guarigione di Konko, con Cavanda esterno basso a sinistra. Ciani confermato al centro della difesa: stavolta fa coppia con Dias; Biava va in panchina. Mauri in campo nonostante un piccolo problema a un ginocchio.
RE CAVANI — E’ una partita bellissima e intensa fin dal primo minuto, con la Lazio che ci mette personalità e sfonda ripetutamente a destra con le sovrapposizioni fra Konko e Candreva che mettono in crisi Zuniga. E per il Napoli l’inizio è fatto soprattutto di affanno. Al 5′ episodio chiave: calcio d’angolo, Klose insacca colpendo con la mano, l’arbitro Banti assegna il gol, De Sanctis si infuria e protesta, ma per poco. Perché il tedesco chiude la pratica ammettendo il fallo con l’arbitro. Gol annullato e applausi per l’attaccante laziale. E’ una partita intensa e le due squadre se le danno di santa ragione. Ammoniti Cavanda e Cannavaro dopo appena 12 minuti. Mazzarri schiera il doppio mediano davanti alla difesa con Behrami a supporto di Inler e la Lazio sbatte sul muro. I padroni di casa invece sfondano ogni volta che ripartono, con Pandev che svaria da destra e sinistra e Hamsik che apre spazi a ripetizione per Cavani. Napoli ripetutamente al tiro senza fortuna fino al gol del 20′: Cavani riceve palla da Hamsik, approfitta dello spazio concesso da Ciani, si porta al limite dell’area e calcia: la deviazione dello stesso Ciani beffa Marchetti per l’1-0. A questo punto il Napoli aggredisce e riparte mettendo in crisi una Lazio poco lucida e colpita psicologicamente. Napoli vicino al raddoppio con i suoi tre fuoriclasse davanti, ma anche con Maggio di testa servito da Zuniga. E al 32′ arriva il raddoppio. Lazio tutta in avanti, difesa non schierata: Cannavaro con un lancio lunghissimo pesca Cavani solo soletto, che scappa e arriva fino al limite dell’area: botta che piega le mani a Marchetti per il 2-0.
IMPLACABILE — La Lazio prova a ragionare, ma gli errori a centrocampo, anche di uomini di garanzia come Ledesma e Candreva, favoriscono il Napoli che aspetta e riparte senza affanno. Anzi, è la Lazio che non riesce a respirare, con gli azzurri che si piazzano tutti dietro la linea del pallone, col solo Pandev davanti alla linea della palla e Cavani che ripiega generosamente. Non punge Lulic, apparso stanco, Hernanes è sistematicamente fuori misura in cabina di regia, Mauri è evanescente e Cavanda mette in crisi la sua squadra sulla fascia con errori di posizionament ripetuti. Petkovic cambia e passa al 4-4-2: fuori Cavanda e Mauri, dentro Floccari ad aiutare Klose ed Ederson che va ad occupare il posto di Lulic, che retrocede. Gli ospiti accelerano il gioco e si fiondano in avanti, andando però vicini al gol solo con un colpo di testa di Klose, sventato da un grande tuffo di De Sanctis. La furia scomposta laziale è miele per il Napoli di Mazzarri che ha praterie a disposizione. E così un lancio di Campagnaro al 19′ pesca sul filo del fuori gioco Cavani che se ne va solissmo, si smarca dall’uscita di Marchetti e insacca per il 3-0. Il match è chiuso e Cavani è il padrone assoluto. Mazzarri mette dentro Insigne per Pandev, la Lazio spinge e pieno organico, ma senza costrutto e sbattendo sistematcamente su un centrocampo implacabile. E soprattutto regalando a Insigne, Cavani e Hamsik spazi infiniti. Su uno di questi Ciani atterra il baby attaccante e Banti fischia il rigore. Cavani potrebbe fare poker. Ma calcia alle stelle. Mancano poco più di dieci minuti alla fine: il tempo per vedere la Lazio continuare a sbattere vanamente su un centrocampo feroce e lucido. Insigne fa venire i brividi a ripetizione a Marchetti. Fino alla resa laziale. Con questo Napoli la Juve ha tanti motivi per essere preoccupata.
Fonte: Gazzetta.it
Riproduzione Riservata ®