“La Nazionale sta cercando di portare avanti un progetto con forze fresche, con giovani che stanno trovando spazio su palcoscenici importanti. Speriamo che questi giocatori crescano rapidamente a livello tecnico e caratteriale, il Mondiale di Brasile 2014 non è così lontano, con 8 gare di qualificazione che devono darci il passaporto. Il prossimo anno, poi, c’è la Confederations Cup che va onorata”: parla così Gigi Buffon, il capitano della Nazionale, del nuovo ciclo azzurro inaugurato dal cittì Prandelli che punta sui giovani, che chiede a Balotelli di dimostrare di essere un campione e che lascia una porta aperta per Cassano.
E’ il secondo giorno di lavoro nel ritiro di Coverciano, sotto la pioggia, ma il clima all’interno del gruppo è sereno. Il portiere azzurro conferma: “Il clima è tranquillo, le inquietudini che ognuno porta dal proprio club in Nazionale sono all’ordine del giorno durante l’anno, ognuno in una stagione ha momenti in cui può avere delle problematiche, ma la Nazionale è immune a tutte queste negatività”.
E in proposito aggiunge, riprendendo il discorso legato all’esclusione di Daniele De Rossi dalla gara con l’Atalanta: “Non ci vedo niente di stravolgente, è capitato che per una domenica l’allenatore del suo club abbia deciso di tenerlo fuori, ma credo che un valore come quello di De Rossi, un apporto come quello che riesce a dare lui prescinde da tutte le altre problematiche che si può portare dietro. Noi ce lo teniamo stretto e siamo felici che sia uno dei nostri. Zeman è un personaggio e come tale lo è diventato prima sul campo, con meriti tangibili, facendo cose straordinarie, e poi per un certo modo di proporsi a cui probabilmente non eravamo abituati. Dimostra spesso di essere una persona coerente con quello che dice, facendo quello che pensa, magari alcune volte può eccedere, ma quando si parla spesso e comunque di certe tematiche è normale che si rischi qualche eccesso”.
Capitolo Cassano. “Non sono sorpreso – dichiara Buffon – dall’esclusione di Cassano dalle convocazioni. Sono scelte dell’allenatore in base alle sue idee. Non mi sembra che il ct gli abbia chiuso le porte in faccia”.
Il capitano glissa quando si parla di attriti tra l’attaccante dell’Inter e il gruppo: “Se si fanno nomi e cognomi, magari si può rispondere. Altrimenti, non si finisce mai. Comunque, non c’è stato nessuno screzio”.
Altro argomento, Balotelli: “Conosciamo tutti il suo valore, sappiamo quanto possa incidere. Ci aspettiamo che riesca ad esprimere in campo le sue qualità facendoci vincere le partite. Ha queste potenzialità”.
E sulla Nazionale non ha dubbi: “Non si può dire che la Nazionale sia un fastidio, deve essere sempre un orgoglio in qualsiasi momento della stagione”.
Fonte: Figc.it
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