Angela Celentano e la svolta dai vari punti oscuri

Uno dei mille tentativi di ritrovare Angela.

Il nome Angela Celentano ci riporta, automaticamente ed inevitabilmente ad altre parole: scomparsa, Monte Faito, 10 agosto 1996. E mai avremmo creduto che, dopo la bellezza di 16 anni, se ne ritornasse a parlare con una svolta improvvisa e clamorosa, seppur con lati ancora poco chiari. Quelle che circolano da qualche giorno sono notizie da prendere con le pinze, in quanto confusionali, contraddittorie e basate su poche, pochissime certezze. Di una di queste, per esempio, ne è padrona la mamma di Angela: la ragazza ventenne che si è messa in contatto con loro è davvero sua figlia, nonostante non ne veda il faccino da quando la piccola aveva appena 3 anni, età al momento della scomparsa. Ma ricostruiamo insieme l’accaduto in questi anni.Un assordante silenzio aleggiava intorno al caso, dal 1996 fino al 2010, quando una ragazzina si è messa in contatto con la famiglia Celentano tramite mail, dichiarando di essere l’Angela che loro cercavano da anni. In queste mail la ragazza afferma di essersi riconosciuta in alcune foto pubblicate su un sito che segnala bambini scomparsi. Da qui il pensiero di rassicurare la propria famiglia, dicendo loro di stare bene, di trovarsi in Messico dove vive felicemente con un nuovo nucleo familiare, di non poter quindi tornare e chiedendo anche che venissero interrotte le ricerche per ritrovarla. La figlia maggiore dei Celentano comincia una assidua corrispondenza con questa ragazzina che afferma di essere Angela ma di chiamarsi Celeste Ruiz. Le racconta di come sia stata abbandonata dalla domestica della attuale famiglia messicana, quando aveva circa 4-5 anni. E di come questa attuale famiglia, alquanto facoltosa e di un certo livello, la abbia accolta non denunciando mai alle Autorità il suo abbandono da parte della loro domestica. Le comunica persino l’indirizzo di dove attualmente abita. Indirizzo che, successivamente, si rivelerà falso. La corrispondenza telematica dura fino a dicembre 2011, quando la Polizia italiana comincia ad effettuare delle indagini.

Ed in effetti, la  realtà raccontata da Angela/Celeste, inciampa con gli esiti delle ricerche degli investigatori. Il tracciato dell’ origine delle mail porterebbero davvero in Messico. A Città del Messico, per la precisione. La polizia postale, tramite l’ip da cui partivano le mail, ha individuato e  raggiunto la casa di un magistrato e di una dipendente del Ministero di Giustizia entrambi messicani, ovvero gli ipotetici attuali genitori di Angela/Celeste. Ma stando alle dichiarazioni dei coniugi, da casa loro non sono mai partite le mail in questione ed affermano di vivere con i loro due figli, un maschio ed una femmina, la quale età non corrisponde assolutamente a quella di Angela/Celeste. Questo riscontro negativo ha sollevato il dubbio che un hacker abbia potuto mascherare l’indirizzo telematico dalle quali inviava le succitate mail, fuorviando gli investigatori ed indirizzandoli in Messico, per beffa o per depistaggio. Su Facebook è stato anche trovato un account proprio a nome di Celeste Ruiz, ma anche questo risulta un falso profilo, quindi fasullo.

Gli inquirenti messicani sono dell’idea, invece, che sia il magistrato ad aver mentito ed aver cancellato dati compromettenti sul proprio pc. Per questo motivo, attualmente sono sotto sequestro i pc della famiglia messicana, tra i loro continui dinieghi sul fatto che quelle mail siano partite proprio da lì. Ma ad alimentare la tesi degli inquirenti messicani, il tempismo con cui la corrispondenza tra Angela/Celeste ed i Celentano si sia interrotta proprio quando la famiglia messicana è stata messa sotto controllo. Sta di fatto che, per estirpare ogni dubbio, è stato effettuato il test del DNA sulla ragazza messicana presente sulle foto mandate ai Celentano insieme alle mail: esito negativo. Quella ragazza non è Angela Celentano. Il giallo resta tale, i punti fermi son veramente pochi. Angela Celentano potrebbe non trovarsi neppure in Messico, a questo punto.

Ma si spera che, ovunque lei si trovi, sia davvero felice.

Antonella Cimmino

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