150 anni Unità di Italia, Bolle danza al San Carlo

Roberto Bolle

Roberto Bolle, un Romeo di mezzanotte nella notte tricolore di Napoli. Nella città partenopea, come nel resto del paese, fervono i preparativi per rendere omaggio, il prossimo 17 marzo, ai 150 anni dell’Unità d’Italia.  Un evento molto importante e sentito che il Teatro San Carlo ha deciso di festeggiare con una serata speciale destinata a farsi ricordare a lungo: una notte bianca  che avrà inizio mercoledì 16 marzo a partire dalle ore 24.00 e proseguirà a notte inoltrata ad introdurre, quindi, la festa nazionale del 17. Protagonista assoluto sul palco del teatro partenopeo, l’étoile internazionale e primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, Roberto Bolle, che interpreterà in assoluta anteprima le scene più suggestive ed emozionanti de “I duelli di armi e d’amore” del “Roméo et Juliette” firmato da Amedeo Amodio su musiche dell’omonima sinfonia di Hector Berlioz.

Bolle torna dunque nel massimo teatro napoletano a quasi un anno dalla tanto discussa performance di Giselle, dove il ballerino aveva “osato” danzare completamente nudo mettendo in risalto con la sua danza vigorosa e dirompente le linee perfette del suo corpo statuario. Stavolta però sarà diverso. Nessuno scandalo. Il ballerino originario di Casale Monferrato sarà Romeo nel celebre allestimento di Amodio, una delle creazioni più applaudite e rappresentate del coreografo milanese – vincitrice tra l’altro del Premio Danza&Danza nel 1987 – che tra le sue particolarità vede l’alternarsi di danza e prosa con la recitazione di brani dal testo originale di William Shakespeare. Insieme a Lucìa Lacarra (Giulietta), Alessandro Macario (Mercuzio), Edmondo Tucci (Tebaldo), Marco Spizzica (Benvolio) ed il Corpo di Ballo del Teatro San Carlo, l’étoile interpreterà alcune delle scene più importanti dell’opera: i duelli iniziali (musica e parlato), la festa in casa Capuleti e il primo incontro tra Romeo e Giulietta, la notte serena, il duello tra Mercuzio e Tebaldo (parlato), la morte di Mercuzio, il duello tra Romeo e Tebaldo e, nel finale, il passo a due con Bolle e la Lacarra. Al termine del balletto, l’Orchestra e il Coro stabili del San Carlo eseguiranno l’Inno nazionale di Mameli diretti da Massimiliano Stefanelli.

I festeggiamenti di questo anniversario arrivano in un momento di enorme difficoltà per l’arte e la cultura in generale nel nostro paese, come ci tiene a sottolineare Bolle. “Come è stato più volte ricordato da illustri artisti e pensatori, cito uno per tutti l’insuperabile Roberto Benigni, l’arte, la cultura, la lingua hanno fatto l’Italia, la nazione, prima della politica. Il nostro Paese possiede una storia gloriosa, affascinante, ricca di bellezza, di tragicità, di grandi uomini e grandi donne mossi da una forza meravigliosa, da valori, orgoglio e un destino che l’hanno portato all’unità. A 150 anni dalla sua unificazione, l’Italia sembra oggi fragile, frastornata. È quindi ancora più importante ricordare da dove e da cosa veniamo per non svilirci. Spero che il 17 marzo possa essere un’occasione anche di riflessione per chi, con una politica miope, sta colpendo al cuore la nostra identità”.

Lo spettacolo di mezzanotte sarà un’anteprima in notturna del balletto in cartellone dal 22 al 29 marzo 2011. Domenica 20 marzo, alle ore 18, la prova generale, con incasso devoluto all’Ospedale Santobono di Napoli, nell’ambito dell’iniziativa “Il San Carlo per il sociale”. L’attesa però è tutta per quella che Rossana Purchia, soprintendente del San Carlo, ha definito “una grande festa” che permetterà – grazie ai prezzi popolarissimi dei biglietti (posto unico da 30 euro) – a tutta la cittadinanza di festeggiare degnamente un avvenimento così importante per il nostro Paese. E per chi non avrà la fortuna di esserci, l’appuntamento è su Rai uno con due collegamenti in diretta nel corso della trasmissione condotta da Pippo Baudo.

Enrica Raia

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