Due giovani Wodaabe agghindati per il Gerewol
Ben ritrovati, amici dai pensieri vaganti!
Mi domandavo se a qualcuno di voi fosse mai venuta la curiosità, la voglia ed il coraggio (eh, perché non è tra i territori più ospitali, morfologicamente parlando..) di fare un Safari od esplorare la Savana a piedi.
A me sì, spesso e da tanto tempo.
Dunque?
Che aspettiamo?
Unitevi a me e vi farò scoprire una ricorrenza tradizionale chiamata Gerewol.
Si vola in Niger (che, per chi non lo sapesse, è uno dei 36 stati della Nigeria)!
Ci troviamo a camminare nelle desertiche zone tra Niger, Cameroon e Repubblica Africana Centrale. Zone in cui i popoli nomadi Wodaabe passano la loro vita. E dove, al termine della stagione delle piogge in Settembre, i vari clan Wodaabe si radunano in luoghi tradizionali.
Ed è proprio in questi luoghi che la festa di Gerewol trova il suo compimento.
Abbandonata la strada principale all’altezza di Tabalak, a sud di Agadez e seguendo fedelmente le tracce lasciate dagli animali (prevalentemente zebù) condotti al raduno dai pastori Bororo, ci addentriamo nella Savana fino a raggiungere la zona dove il Gerewol ha luogo.
Mentre camminiamo vi racconto..
Gerewol è un’ usanza africana in cui gli uomini Wodaabe di giovane eta’ abbandonano i loro usuali chèche neri e si preparano, ornandosi di penne di uccelli e dipingendosi il volto di colori brillanti in un complesso look il cui unico limite è la fantasia.
Il fulcro di tutta la festa è una sorta di gara composta da una laboriosa danza di corteggiamento in cui centinaia di uomini cantano a squarciagola, saltano e sorridono alla “giuria” (una schiera di attente ed esigenti giudici, giovani donne Wodaabe a cui spetta l’arduo compito di selezionare i migliori danzatori) che prende in esame il portamento, l’uso delle spalle, il bianco dei denti e degli occhi, le vibrazioni delle labbra, la tonalità della voce. E per far risaltare questi elementi i Bororo strabuzzano gli occhi e mostrano i denti mentre eseguono le danze tipiche della tradizione Fula. Questi balli prevedono anche canti corali e ripetitivi, con vari strumenti a percussione, che porta i giovani a dare anche prova di resistenza e forza, qualora la festa si protraesse per lungo tempo.
Il premio in palio? Beh, valido anche per gli uomini sposati, è una notte d’amore con la donna (nubile o non) da cui si è stati scelti.
Diciamo, troniste e corteggiatori del Continente Nero.
Con, dalla loro, la passione per una tradizione ben radicata e in vita da secoli. E che, accade una volta l’anno. Ma noi siamo oltre, certo..
Tornando al Gerewol.. Se il prescelto possa rifiutare o meno il premio, non è dato sapere…
Anche se son dell’idea che, se non si volesse correre il “rischio” di essere scelti, basterebbe danzare male o sporcarsi i denti prima dell’esibizione..
A Gerewol concluso, le donne e gli uomini coinvolti tornano con i precedenti mariti e mogli (qualora ci fossero) e si disperdono nel deserto, guardando all’imminente stagione secca e..
… Ma quell’albero scarno è reale o un miraggio?
No no, mi pare reale! Andiamo a sedere lì sotto, vi parlo delle ultime cose prima di ripartire.
Se doveste aver sete, c’è una borraccia lì, accanto al mio zaino. Non esitate ad usarla.
Questo costume del popolo Wodaabe potrebbe risultarci senza motivo e nato dal nulla.
Ma se volessimo osservare il fenomeno in chiave minimamente etologica, il Gerewol esemplifica la condizione più comune nel regno animale: le femmine “selettive e ritrose” che scelgono i maschi, favorevoli all’accoppiamento “sempre e comunque”.
Indiscutibilmente, resta un’esperienza unica ed un’ottima occasione per calarsi nella folla e nei colori dei mercati, circondati da scenari d’altri tempi. E, perché no, per raggiungere la suggestiva Agadez, “città di sabbia” ed antico crocevia di carovane ai margini del grande deserto.
La Redazione
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