Calcio, Champions League: Milan-Anderlecht 0-0

Nella prima giornata del girone C di Champions League la squadra rossonera non va oltre lo 0-0 contro la squadra belga

San Siro rimane un tabù per il Milan. Dopo le due sconfitte interne in campionato contro Sampdoria e Atalanta la squadra di Allegri continua a non trovare i tre punti in casa. Nella prima giornata di Champions League il Milan non va oltre lo 0-0 contro l’Anderlecht: partita che ha messo in evidenza tutti i limiti della squadra di Allegri che è sembrata lenta e macchinosa nel creare nitide occasioni da gol. Le differenze rispetto all’anno scorso sono chiare: Pazzini, apparso questa sera troppo solo davanti, non è Ibrahimovic che faceva reparto da solo e Mexes non è Thiago Silva, che dava alla difesa una grande solidità. La pazienza del pubblico sembra essere arrivata al capolinea: alla fine dell’incontro i giocatori rossoneri sono usciti tra i fischi di San Siro.

PAZZINI UNICA PUNTA – Nel Milan Allegri sceglie il modulo ad ‘albero di natale’ con Emanuelson e Boateng dietro all’unica punta Pazzini. A centrocampo Nocerino e Flamini sono gli intermedi del centrocampo a 3 con De Jong perno centrale. In difesa c’è l’esordio stagionale per Philippe Mexes che affianca Bonera al centro. De Sciglio, preferito ad Abate, e Antonini completano il reparto.

MILAN TIMOROSO – Il Milan parte un po’ timoroso lasciando all’Anderlecht l’iniziativa del match. All’11’ la squadra belga si fa pericolosa con un tiro dalla distanza di Kljestan sul quale Abbiati è attento. I rossoneri sembrano contratti e non riescono a prendere in mano il centrocampo. Al 17′ Flamini prova a suonare la carica con un diagonale da dentro l’area, deviato in angolo dal portiere belga. Ma è solo una fiammata in un primo tempo in cui la manovra rossonera non riesce a decollare: Pazzini non riceve una palla giocabile perché i due trequartisti, Boateng e Emanuelson, non riescono ad entrare nel vivo del gioco.

IN DIFFICOLTA’ – L’Anderlecht prova a sfruttare gli spazi lasciati dal Milan e si fa pericoloso al 26′ con un tiro di Gillet. Non sono molte le occasioni della squadra belga ma è il Milan che appare in difficoltà: la squadra di Allegri, infatti, fa una gran fatica a costruire azioni pericolose e l’unica occasione degna di nota prima della fine del primo tempo è un tiro al volo di Emanuelson, lanciato in area di rigore, bloccato senza troppi problemi dal portiere dell’Anderlecht.

FURIA BOATENG – Nella ripresa ci si aspetta un Milan più determinato e aggressivo ma la prima squadra a farsi pericolosa è l’Anderlecht: Antonini lascia una voragine a Biglia che entra in area da posizione defilata e lascia partire un destro che finisce alto sopra la traversa. Il Milan non riesce ad uscire dal torpore del primo tempo e Allegri prova la carta El Shaarawy al posto di uno spento Boateng: il ghanese non prende bene il cambio (e i fischi di San Siro) e, sedendosi in panchina, tira con violenza una bottiglietta d’acqua.

FIAMMATA MILAN – Uscito il numero 10, il Milan sembra ritrovarsi: El Shaarawy dà alla squadra di Allegri quella vitalità e quel dinamismo che erano mancati nel primo tempo: è proprio il giovane attaccante d’origini egiziane ad avere sulla testa la palla del vantaggio su un preciso cross di Emanuelson ma Proto è molto bravo a deviare in angolo. Il Milan gioca meglio e ha anche un altra buona occasione con Emanuelson che, servito da El Shaarawy in area, manda alto. L’Anderlecht ormai è tutto rintanato nella propria metà campo ma il gioco del Milan torna ad essere lento e prevedibile. La squadra di Allegri ci prova ma la manovra rossonera è confusionaria e la squadra belga si difende con ordine. Non succede più nulla fino al fischio finale dell’arbitro. C’è solo il tempo per vedere i giocatori rossoneri che escono dal campo accompagnati dai fischi assordanti di San Siro.

Fonte: corrieredellosport.it

Riproduzione Riservata ®

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace questo articolo? Condividilo: