Sonno, sai come riposare?

sonno

Studi testimoniano che una volta chiusi gli occhi solo il 3% di noi cade nel sonno

Sta per arrivare l’inverno portandosi dietro il freddo, il rumore della pioggia che batte sui vetri ed il caldo piacere di sdraiarsi sotto un morbido piumone al primo sbadiglio, poche sensazioni sono dolci come il sentirsi protetti da una coltre di morbido tepore, accucciarsi in una calda tana salvi da ogni pericolo incombente.

Studi testimoniano che una volta chiusi gli occhi solo il 3% di noi cade nel sonno, il restante 97% rimane sdraiato pensando a qualsiasi cosa, ragionando sulla giornata appena trascorsa, valutando pro e contro di scelte fatte o da farsi ma soprattutto immaginando situazioni sperate e felici.

Spesso ci si sdraia a letto per avere la tranquillità di meditare ma altrettanto spesso il sonno può divenire un problema cessando d’ essere luogo di rinascita, questo è ciò che accade a chi soffre d’insonnia. Ne esistono vari tipi, quella transitoria dipende da una eccessiva carica di adrenalina e di eccitazione, quella a breve termine può durare anche due o tre settimane ed in genere nasce da stati di dolore profondo dipendenti da depressione o lutto, in altri casi questa condizione può cronicizzarsi e meritare un giusto supporto psicologico per il suo superamento.

Talvolta la necessità di dormire arriva anche durante il giorno, chi soffre di ipersonniadesidera costante riposo e spesso ha problemi nel risveglio, alcune fasi del suo sonno non hanno effetto conciliante. Conciliante è invece il dormire del narcolettico, colpito da attacchi improvvisi che talvolta lo tengono in una fase di dormiveglia in cui la coscienza non sopita  può generare allucinazioni dette ipnagogiche. Fattori diversi possono turbare il nostro socchiudere gli occhi, come problemi respiratorii o condizioni di disordine dettate da ambiente e stile di vita, ancora, incubi , sonnambulismo o Pavor Nocturnus ossia un brusco risveglio accompagnato da urla e tachicardia, bruxismo dato dallo sfregamento compulsivo dei denti ed enuresi notturna in quanto mancata capacità di controllo dello stimolo ad urinare.

Per dormire sonni tranquilli in attesa del dolce “letargo” invernale, qui di seguito alcuni consigli:

– Non usare il letto per rimuginare, litigare con il partner, parlare a telefono, sarebbe bene anche evitare di guardare la tv fra le coltri.

– Mettersi a letto solo se si ha sonno.

– Dormire con la luce spenta.

– Non fare sonnellini diurni.

– Non assumere alcolici o sostante eccitanti due ore prima del sonno.

– Evitare di fumare o mangiare cioccolata nell’ultima mezz’ora prima di dormire.

– Praticare regolarmente attività fisica.

– Rendere più confortevole possibile la camera da letto.

 Buonanotte a tutti.

 Fiorella Quarto

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