Si può avere un’abbronzatura perfetta senza rischi?

Tutto quello che c’è da sapere per avere un’abbronzatura perfetta, senza rischi

L’estate è alle porte e la voglia di tintarella aumenta. Le previsioni meteorologiche evidenziano ancora un instabilità climatica, ma possiamo approfittare del tempo ancora incerto per preparare la pelle al sole, ottenendo così un’abbronzatura perfetta.

Avere una carnagione dorata, però, non è sempre stato sinonimo di bellezza e cura di sé: dal 1600 fino alla fine del diciannovesimo secolo la pelle abbronzata è stata sempre disprezzata, perché sottolineava l’appartenenza ad un ceto umile e disagiato; difatti erano proprio i contadini e i manovali a lavorare molte ore sotto al sole. Al contrario il biancore della pelle evidenziava la possibilità di stare in ambienti chiusi, di non dover lavorare, ed era così considerato simbolo di prestigio, poiché indicava l’appartenenza alla nobiltà. Con l’industrializzazione e lo sviluppo economico l’abbronzatura è stata rivalutata, poiché il biancore, che un tempo era attribuito alla classe nobile, viene ora associato alle classi meno abbienti che sono costrette a dover lavorare al chiuso senza concedersi delle vacanze. In attesa di un cambiamento di tendenza andiamo a scoprire come programmare un’abbronzatura perfetta in totale sicurezza.

Innanzitutto nei mesi precedenti all’esposizione solare è necessario idratare la pelle, applicando dopo ogni doccia lozioni idratanti al fine di trattenere il più possibile l’acqua, mantenendo un alto livello di elasticità della pelle. La pelle non va preparata solo dall’esterno, ma anche dall’interno, attraverso un’alimentazione adeguata. Esistono molti cibi che possiedono straordinarie virtù abbronzanti, poiché stimolano i melanociti, le cellule deputate all’abbronzatura, favorendo un’abbronzatura intensa e uniforme. Si tratta di alimenti ricchi di carotenoidi: il beta carotene in particolare stimola la melatonina che protegge la pelle dagli effetti nocivi delle radiazioni solari, donando un colorito più scuro. Questi alimenti presentano una colorazione gialla, rossa o verde come la pesca, l’albicocca, la ciliegia, la carota, il pomodoro, la fragola, la rucola, i broccoli etc. Forniscono un colorito dorato anche gli alimenti ricchi di provitamina A quali: la zucca, il peperone, gli spinaci ecc. Quindi acqua, frutta e verdura sono immancabili per avere una sana tintarella.

Questi accorgimenti però non bastano a proteggere la pelle dai raggi ultravioletti che possono causare vari danni: dall’eritema o ustione solare, con rossore, bolle, spellatura e sensazione di calore; a discromie o macchie cutanee a tumori della pelle; oltre che aumentare le rughe. Un eccessiva abbronzatura infatti determina la rottura del collagene ed il cedimento strutturale. A rischio è anche la vista, con rischi di fotosensibilizzazione, lacrimazione, dolore corneale e spasmo delle palpebre. Occorre dunque far uso di filtri solari che possano riflettere le radiazioni come uno specchio o modificare la struttura chimica delle radiazioni. Esistono una miriade di filtri solari, con fattore di protezione che varia in base al numero di ore, di esposizione solare, in cui il prodotto è efficace. Per scegliere il prodotto più adatto alla nostra pelle è importante conoscere il proprio fototipo e il tipo di esposizione al sole che faremo.

Esistono sei fototipi: i più sensibili sono l’1 ed il 2, caratterizzati da capelli chiari e pelle molto chiara, per cui si tratta di soggetti che devono utilizzare protezioni a schermo totale (fattore 50); man mano che i colori della carnagione e dei capelli si scurisce si giunge al fototipo 4, individui appartenenti a questa categoria possono utilizzare una protezione alta (fattori da 15 a 25), mentre coloro i quali rientrano nei fototipi 5 e 6 con capelli scuri e pelle olivastra possono utilizzare una protezione bassa (fattore da 2 a 10). È bene ricordare che per rendere efficace l’effetto dei filtri solari occorre applicarli almeno mezz’ora prima dell’esposizione al sole, rinnovando l’applicazione durante il corso della giornata, poiché lo sfregamento sul telo da mare, la sudorazione, le docce ed i bagni riducono la capacità protettiva del prodotto. Oltre ad utilizzare il solare adeguato occorre seguire degli accorgimenti: esporre progressivamente la pelle al sole, evitare le ore più calde della giornata (tra le 12:00 e le 15:00), utilizzare occhiali da sole avvolgenti con lenti scure e applicare lozioni doposole per idratare la pelle dopo la doccia e mantenere più a lungo l’abbronzatura. Seguendo questi accorgimenti non resta che stendersi al sole.

Simona Esposito

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