Scampia felice!

Laboratorio Politico dal nome piuttosto significativo, “Scampia felice”, nasce dall’esigenza di un gruppo di cittadini del territorio che, in seguito al successo riscontrato da altre esperienze di aggregazione civica e soprattutto in vista delle future elezioni comunali, hanno ritenuto opportuno attivare uno spazio di confronto e discussione per stimolare la produzione “dal basso” di idee, riflessioni, progetti che abbiano come obiettivo il cambiamento e la riqualificazione di tutto il territorio dell’VIII Municipalità. Non si tratta, dunque, di ingabbiare, ancora una volta, la politica in partiti e liste civiche, bensì di promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica, partendo dal locale, dal proprio territorio. Inoltre, creare uno spazio di discussione politica a Scampia significa riportare in primo piano le periferie, restituendo a questi territori un’importanza che oggi non hanno, orientando gli interventi delle istituzioni verso la necessità delle periferie di diventare parte integrante della città e di acquisirne pari diritti.

Iniziato ad ottobre 2010 il Laboratorio Politico Territoriale “Scampia felice” ha cercato, dunque, di sviluppare il confronto tra cittadini, stimolando la riflessione politica su temi di grande attualità che riguardano il quartiere e la nazione: il lavoro che manca e le opportunità per le nuove generazioni, la crescita culturale del territorio e le problematiche legate alla scuola, la crescita del capitale sociale e lo sviluppo sostenibile, la politica e l’azione di questa sul territorio.
Gli incontri terminano oggi al Centro Alberto Hurtado; tema del laboratorio sarà “Una politica per la vita”. Clelia Modesti, già presidente dell’Associazione “Etica Pubblica”, e Fabiana Romano, giovane studentessa di Scampia impegnata nelle attività della Consulta per le Pari Opportunità dell’VIII Municipalità, discuteranno con l’assemblea di politiche e interventi a favore delle famiglie meno privilegiate, della necessità di ripensare e rifocalizzare le azioni del variegato associazionismo, della urgente realizzazione di politiche di pari opportunità. A moderare il dibattito, il sociologo Domenico Pizzuti, che, essendo tra i promotori dell’iniziativa, ha inteso dare a questi incontri, come scopo ultimo, “la promozione della crescita culturale e civile della popolazione, facendosi soggetti della  propria crescita”.
Soltanto quattro gli incontri in calendario per questo Laboratorio Politico, quattro incontri preliminari che mirano a coinvolgere la cittadinanza per riflettere insieme sulle problematiche della comunità; un nuovo ciclo di incontri potrà essere pensato a partire da questa prima esperienza, stimolando i cittadini a scegliere i più urgenti argomenti da discutere, in base alle idee e alle proposte emerse in questi mesi, per progettare insieme alle istituzioni il futuro del quartiere.

E’ indubbio che il cittadino, per esercitare pienamente i propri diritti, abbia bisogno di inserirsi nel dibattito pubblico dando voce ad esigenze e bisogni reali, tuttavia troppo spesso la politica sembra lasciare indifferente la popolazione forse perché, nelle attuali condizioni, appare molto più comodo delegare il potere di cambiare le cose piuttosto che assumerlo in prima persona. Hanno, invece, partecipato agli incontri programmati nell’ambito di “Scampia felice” molti cittadini, ormai stanchi di ascoltare le promesse da marinaio dei politicanti di turno, cittadini che hanno scelto di diventare attori di un futuro cambiamento socio-culturale.
La politica, del resto, non è l’arte di governare la città secondo il “bene comune”? E i cittadini non devono forse orientare i propri governanti alla comprensione delle necessità della comunità affinchè queste possano essere soddisfatte e il bene comune realizzato? Come ricorda la canzone del grande Giorgio Gaber “Libertà è partecipazione”. Ecco il senso profondo del Laboratorio Politico Territoriale “Scampia felice”: rendere i cittadini liberi, responsabili del proprio futuro, attraverso la partecipazione alla vita politica e la costruzione di un pensiero comune e consapevole riguardo i problemi della città, costituendo un movimento culturale e politico che sia propositivo e concretamente attivo nella progettazione e nella realizzazione del bene comune.

Sara Di Somma

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