Partiti straricchi: è il caso di intervenire

Parlamento italiano

“L’Italia ha un record europeo. Partiti straricchi”, fa sapere il Giornale. Incassano 289 milioni l’anno: i francesi 73, gli inglesi 12″

In particolare dopo i casi LusiCarroccio, è iniziata una raccolta di firme e appelli dei media. Il presidente Napolitano ha chiesto una legge “per sancire regole di democraticità e trasparenza nella vita dei partiti, ai sensi dell’art. 49 della Costituzione, e meccanismi corretti di finanziamento”. Gli appelli provengono dalla stampa, RepubblicaCorriere della sera, dal Codacons, da Di Pietro, dai radicali e non ultimi da cittadini. Mario Staderini dei radicali dice: “lo Stato deve garantire servizi alla politica, non solo ai partiti ma anche ai cittadini”. Parlano di annunci di referendum o raccolte di firme per la cancellazione dei rimborsi ai partiti. interessante è stata la mobilitazione dei media e dei giornali.  Di Pietro afferma che in realtà nel 2013 si voterà per le politiche e non si potranno svolgere i referendum, dunque si ricolloca su “una legge di iniziativa popolare”. I radicali affermano che “Gli apparati dei partiti non devono ricevere alcun finanziamento pubblico ma basarsi sulle donazioni di iscritti e simpatizzanti”.

La ministra della giustizia Paola Severino è pronta ad intervenire sul tema, fornendo il proprio contributo tecnico. Fa due ipotesi: o inserire nel ddl anticorruzione, ora in commissione alla camera, una norma che affidi ad un soggetto pubblico o privato il compito di certificare i bilanci dei partiti; o scrivere un provvedimento ad hoc che regolamenti il tema della trasparenza e che se ritenuto urgente può essere un decreto legge.
Lo strumento del decreto comunque non piace al Pdl. Il presidente dei deputati Cicchitto giura di essere “tranquillissimo” sul fronte del bilancio Pdl, e di non essere contrario a un controllo esterno.
Giuseppina De Angelis 

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