Nuovo governo – Letta: “Nodi restano, ci vuole tempo”

lettaROMA – In serata, dopo ore di consultazioni,  il premier incaricato, Enrico Letta, si dice soddisfatto. “Ho tratto da questa giornata lunga e intensa indicazioni molto utili e molto positive”, spiega. E aggiunge: “La discussione con il Pdl è stata la più lunga. Penso che molte ore ci vorranno ancora. Le differenze ancora permangono, ma sono state due ore animate da spirito costruttivo”. Ai giornalisti che gli chiedono se sabato scioglierà la riserva risponde: “Vedremo” e spiega che domani comunque non dovrebbe vedere Silvio Berlusconi. Con il quale oggi ha avuto solo una brevissima conversazione telefonica.

Letta ha aperto le consultazioni questa mattina. Un lavoro partito già ieri e in salita, per i tanti diktat arrivati dal Pdl, anche se dal Cavaliere è arrivata una precisazione: “Nelle riunioni avute tra i vertici all’interno del Pdl non abbiamo mai parlato di ministri”. Su Cancellieri, non c’è nessun veto, aggiune il capo del Pdl.

FOTO Letta con la sua auto al Colle – VIDEO Chi è Enrico Letta VIDEO Streming consultazioni Letta-M5S –Lombardi: “Ecco la legge, la firmi”

Sel. La prima delegazione arrivata alla Camera in mattinata è stata quella di Sel, con i capigruppo, Loredana De Petris e Gennaro Migliore, e il leader Nichi Vendola. Netto il giudizio del governatore pugliese all’uscita: “Le larghe intese sono un errore. Il contrario di quanto scritto nel documento di Italia Bene comune”. Nel giorno del 25 aprile, Vendola respinge il paragone tra le larghe intese che potrebbero sostenere un possibile governo guidato da Enrico Letta e quelle che animarono il comitato di liberazione nazionale. “Il Cln era un luogo in cui convivevano diversità straordinariamente lontane e per certi versi inconciliabili. Solo un soggetto non c’era: i fascisti”.

Parole che suscitano subito polemiche: Simona Vicari, vicecapogruppo Pdl al Senato, definisce il leader di Sel uno “sfascista”. “Le parole di Vendola fanno parte di un estremismo che ha diviso il Paese e che dobbiamo lasciarci alle spalle. Sel ribadisce dunque un no al nuovo governo. Vendola mitiga appena: “Non sarà un’opposizione pregiudiziale”.

FOTO Maroni fa pubblicità al suo libro

Pdl. Dopo l’incontro con Letta il segretario del Pdl,Angelo Alfano si è detto soddisfatto, senza nascondere le difficoltà. ”Abbiamo affrontato con spirito costruttivo per il bene dell’Italia, delle famiglie, delle imprese dei lavoratori. Lo stesso spirito costruttivo abbiamo riscontrato nell’approccio del presidente del Consiglio incaricato” ha detto al termine della consultazione, aggiungendo che la ”linea Pdl, espressa con grande chiarezza in queste ore dagli Usa dal presidente Berlusconi, è chiara: non stiamo ponendo questione di formule di governo né problema di poltrone e cadreghe, ma più concretamente un discorso per il bene dell’Italia che possa rialzarsi”.

Il segretario Pdl ha sottolineato ancora che l’intento del suo partito è “che possa nascere un governo che possa avere i nostri 8 punti come base”. Uno degli 8 punti riguarda l’Imu: ”Senza la soluzione all’Imu – ha concluso Alfano – è come immaginare la partecipazione al governo di una grande forza politica senza mantenere i rapporti di fiducia col proprio elettorato”.  

Silvio Berlusconi, intanto, dagli Stati Uniti dice che “fare un governo è più importante che scegliere chi lo guida”. E alza la posta: “Abbiamo preparato otto disegni di legge che sono ciò che secondo noi è indispensabile e urgente fare”, dice il Cavaliere parlando da Dallas per l’inaugurazione della ‘Presidential Library’.

M5S. Raffredda gli animi a fine giornata un messaggio pubblicato sul blog di Beppe Grillo. “Con questi non ci mescoleremo mai”, si legge sul blog. “Mescolarsi! Questo termine sembra la cifra espressa da Enrico Letta (capidan Findus, lo stoccafisso del pdmenoelle), è un mantra, anche lo scorso streaming c’era questa insistenza. E’ un termine da cucina per quanto raffinata, o per cocktails dal risultato non necessariamente gradevole al gusto”. Oggi Letta ha visto la delegazione del M5S e ha accettato che l’incontro fosse trasmesso in streaming. ”Ce la sto mettendo tutta”, ha detto il presidente incaricato. “Ho tre grandi obiettivi programmatici: far ripartire il paese, riforma della politica, ruolo della nuova Europa”. E sul tema della riforma politica Letta ha aggiunto: “Non possiamo continuare solo parlare. Chiederò tempi certi e legherò questo mio governo al tema della riforma della politica”, ha aggiunto Letta.  “Siamo nell’ultimo passaggio per fare partire questa legislatura. Sarebbe frustrante per la voglia di cambiamento” è stato l’appello che Letta ha rivolto ai parlamentari del M5S. “Il mio – aggiunge – è un appello per il bene complessivo delle nostre istituzioni”. Letta ha poi garantito che, se sarà presidente del Consiglio rispetterà “il Parlamento”.

”Ancora adesso non vediamo un vero cambiamento – ha replicato Vito Crimi -. Non c’è l’ipotesi di squadra di governo di alto profilo e scollegata dalle logiche portate avanti fino ad adesso. Serve un governo il più possibile al di sopra delle parti”. Poi ha ribadito: ”Non vogliamo rimanere in un angolo a guardare”. Ma Letta ha insistito nell’invito al Movimento di fare un passo avanti: “Sono determinatissimo nel compito che mi è stato dato perché ho capito che questa è l’ultima possibilità affinché questa legislatura non termini nel ludibrio genereale. L’appello che vi faccio è di fare un passo. Non lo volete fare sulla fiducia? Fatelo dopo”. Al termine dell’incontro Crimi ha spiegato che il Movimento non darà nessuna fiducia in bianco.

Contro il tentativo di Letta di formare un esecutivo si era scagliato in mattina il leader Beppe Grillo. “Con la nomina a presidente del Consiglio di un membro di bildeberg il 25 aprile è morto”, scrive sul blog il leader del Movimento 5 Stelle.

Legge rimborsi elettorale.  Roberta Lombardi, del M5S, ha confermato di essere in maggiore sintonia con Letta che con Bersani, “perché si è parlato di più di temi concreti”. Alla Camera Roberta Lombardi, del M5S, ha detto a Letta: “Le ho portato la nostra proposta di legge sull’abolizione dei rimborsi elettorali, ci farebbe piacere che anche lei apponesse la sua firma”.

Disco verde invece da Psi e Centro democratico. “Siamo i più convinti sostenitori di questo Governo” hanno detto invece Bruno Tabacci e Pino Pisicchio, dopo le consultazioni. Riccardo Nencini, segretario del Psi: “Enrico Letta ha di fronte una salita scalabile ed ha la protezione del Colle. Letta ha la possibilità di dimostrare concretamente che sono finiti i tempi dell’anti socialismo”. Guido Crosetto, di Fratelli d’Italia, ribadiscono invece il ‘No’ alla fiducia: “non crediamo ci sia la  possibilità per una fusione a freddo, abbiamo il dubbio ci sia una riedizione dell’esperienza del governo Monti”, dice.

Al termine del colloquio con Letta, Scelta Civica ha dato piena disponibilità al presidente del Consiglio incaricato per far nascere il governo, “attorno ad un programma serio che non faccia sconti a nessuno, a partire dal programma dei saggi e per affrontare le singole specifiche questioni”, dice il portavoce di Sc Andrea Olivero. La Lega invece non ci sta. “Non entreremo nel governo, non siamo interessati. Senza i nostri punti chiave – meno stato, meno sprechi, più federalismo – staremo all’opposizione, un’opposizione concreta, non ideologica. Cerchiamo un rapporto concreto col governo, per risolvere i problemi del Paese”, dice Roberto Maroni al termine del colloquio con Letta.

Renzi. Il cammino del presidente incaricato appare complesso e sono molti i nodi che rimangono da sciogliere. Matteo Renzi invita la politica ad andare fino in fondo: “Ora chi ha il coraggio delle proprie azioni deve arrivare in fondo, non deve disertare”, dice il sindaco di Firenze, parlando dell’incarico affidato a Enrico Letta. “Saremo al suo fianco”, sottolinea, “per mettere fine ad una delle pagine più brutte inconcludenti della nostra storia”. “Il momento è difficile”, aggiunge Renzi, “ma sono convinto che Enrico Letta, che è una persona capace, abbia tutti i numeri per farcela”. E, per il sindaco, “se ce la fa lui, ce la fa l’Italia”.

L’attacco di Schauble. E’ arrivato un invito a fare presto anche dalla Chiesa. Non si può “tergiversare, per nessun motivo. L’esempio dall’alto è venuto e deve essere monito, oltre che esempio e incoraggiamento, perché al di sopra delle difficoltà personali o di parte ci deve essere il valore della nazione, del popolo, del bene comune”, ha detto il cardinal Angelo Bagnasco, presidente Cei, oggi a Genova. Mentre da Berlino, ha toni duri  Wolfgang Schauble. ‘Il problema in Italia è stata l’irritazione dell’economia per i ritardi nel formare il governo. Scaricare sugli altri i propri problemi è comprensibile umanamente, e per alcuni la Germania è appropriata nel ruolo, ma è una sciocchezza”, dice il ministro delle Finanze tedesco, commentando le parole di Enrico Letta secondo cui occorre rinegoziare il rigore in Ue.

I tempi. Oggi il premier incaricato ha fatto una pausa per andare alle Fosse Ardeatine in omaggio alla giornata della liberazione. Poi sono ripresi i colloqui.  In caso di successo Letta potrebbe sciogliere la riserva con cui ha accettato l’incarico sabato, quando dovrebbe salire al Colle per incontrare il presidente della Repubblica con la lista dei ministri. Il dibattito alle camere sulla fiducia potrebbe iniziare perciò lunedì, dopo il giuramento dei ministri.

Fonte: Repubblica.it

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