Mutui primo semestre 2015

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Mutui primo semestre 2015

La crisi economica ha cambiato molto il modo di vivere delle famiglie italiane, causando numerosi problemi anche alle aziende. Infatti, negli ultimi anni sono stati tutti decisamente più prudenti, evitando spesso di richiedere finanziamenti anche nel momento del reale bisogno. Per tutti questi motivi, il nostro Paese ha riscontrato numerosi danni a livello finanziario, ma negli ultimi tempi sembra che la situazione stia cambiando. Molto probabilmente questo è anche dovuto ai numerosi nuovi decreti proposti dal nuovo Governo per consentire all’Italia di iniziare finalmente a riprendersi, ovvero validi cambiamenti che sono entrati in vigore nel corso dell’ultimo anno. Nonostante tutto, sono ancora molte le famiglie che hanno la necessità di accendere un mutuo per l’acquisto di una casa e/o di altri beni e servizi, e questo è dovuto al fatto che i risparmi accumulati non sono abbastanza e spesso gli stipendi non sono elevati come vorremmo. I dati e le statistiche confermano queste necessità, presentando infatti delle percentuali che rivelano un evidente rialzo della domanda di mutui, soprattutto nell’ultimo semestre. A questo proposito, andiamo ad analizzare questi dati e tutto quello che è accaduto nel mercato dei finanziamenti nei primi sei mesi del 2015.

Quest’anno, accendere un mutuo è quasi diventato una tendenza, e questo è stato confermato dalle percentuali che hanno visto un netto rialzo rispetto agli ultimi mesi del 2014. Questi dati provengono dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), che comprende 78 istituiti bancari presenti nel nostro territorio, ovvero l’80% di tutte le banche situate in Italia. Il rialzo corrisponde esattamente al periodo che va da gennaio a giugno di questo 2015. Probabilmente le domande per accendere un mutuo non sono mai mancate, ma è il totale delle cifre erogate in soli sei mesi che ci fa pensare che le cose stiano letteralmente cambiando, ovvero che attualmente ottenere la concessione di un finanziamento è diventato più semplice. Tutto questo è stato certamente incentivato dalla possibilità di richiedere mutui a banche online come HelloBank!. Infatti, al giorno d’oggi sono molte le banche e gli istituti finanziari che offrono l’opportunità di inviare la propria domanda tramite il web, e questo permette alle persone, così come agli istituti, di perdere molto meno tempo e di semplificare le varie operazioni. Inoltre, i procedimenti di ricerca e di richiesta sono stati semplificati ulteriormente dalla presenza di numerosi portali web che offrono la possibilità di comparare gratuitamente le varie offerte proposte dai principali istituti finanziari, e di richiedere direttamente informazioni o effettuare la richiesta di finanziamento tramite degli appositi form.

A parte questo, è opportuno sapere che nei primi sei mesi del 2015 il totale degli importi erogati dalle banche italiane e dalle finanziarie è di 20,777 miliardi di euro: praticamente il doppio in confronto al primo semestre del 2014. Potenzialmente, potrebbe anche essere il Job Act ad aver cambiato le cose. Infatti, dopo i vari aggiustamenti ai contratti di lavoro e le varie modifiche “imposte” alle aziende nel trattamento dei propri lavoratori, sono diventati molti di più gli italiani che adesso hanno la possibilità di accendere un mutuo e di tirare un sospiro di sollievo. Ad ogni modo, le motivazioni di questo miglioramento nel settore del mercato dei finanziamenti sono davvero molte, e sono proprio gli incrementi a confermarlo: gli importi erogati sono superiori anche al primo semestre del 2013 e a quello del 2012, ed è importante sapere che il 60% dei finanziamenti concessi in questi primi mesi del 2015 sono a tasso fisso.

Questi sono dati realmente positivi ed è giusto che, adesso che siamo arrivati a metà di quest’anno, iniziamo ad analizzarli attentamente. La prima cosa da non sottovalutare è che i monitoraggi e le statistiche confermano non solo questo incremento delle domande e delle erogazioni, ma rivelano anche che l’importo medio richiesto dagli italiani è decisamente calato e questo può farci riflettere e trovare le cause. Tutto questo, secondo gli esperti del settore, conferma che il recupero intrapreso per ritornare alla situazione precedente alla crisi si sta velocizzando, e questo è dovuto anche ai miglioramenti relativi alle condizioni proposte dagli istituti finanziari. Un altro fattore che ha portato questo trend nel settore dei finanziamenti è identificabile nella ripresa del mercato degli immobili. Attualmente, quest’ultimo propone prezzi più bassi, incentivando le famiglie italiane a investire in una seconda casa o a sostituire l’affitto con un mutuo che le porterà a possedere l’immobile. Ad ogni modo, è opportuno sapere anche che i dati rivelano che, oltre ai mutui per la casa, sono stati richiesti molti prestiti finalizzati o personali per acquistare veicoli, elettrodomestici, mobili, dispositivi elettronici, pacchetti vacanze e tanti altri beni e servizi. Questo potrebbe essere dovuto molto anche alla presenza dei tassi fissi, in costante aumento tra le offerte delle finanziarie.

Nonostante tutto questo, il gap accumulato nei momenti peggiori della crisi economica (ovvero tra il 2009 e il 2011) è davvero consistente, al punto che ancora non è stato colmato. Per questo motivo, il comportamento delle famiglie italiane continua a essere ancora estremamente prudente. Ad ogni modo, le percentuali in rialzo registrate per quanto riguarda il mercato dei finanziamenti del primo semestre 2015 si presentano come un indicatore molto importante, che sta anche a confermare che le famiglie italiane hanno capito che si tratta di un momento positivo per impegnarsi in un acquisto importante come quello della propria abitazione. Questo porta inoltre ogni italiano a imparare a pianificare in modo più accurato le proprie spese e consumi.

In conclusione, anche se ancora l’Italia non è completamente fuori dalla crisi, l’attuale situazione del mercato finanziario fa pensare ad una ripresa molto più rapida e positiva, e sperare di poter vedere anche altri ottimi risultati in breve tempo.

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