Milan – Napoli 3 – 0. Ma è ovvio: è colpa di Lavezzi!!!

La faccia ce l’hanno messa, ma era una faccia da schiaffi. Il Napoli è andato a Milano e ne ha prese tre. Tutti zitti e a casa a fare mea culpa. Già ma di chi è la “culpa”?
I partenopei hanno calcato il terreno di San Siro con una tale reverenza e un’assurda sottomissione che sembra quasi ridicolo a fine partita sentir parlare di sudditanza psicologica da parte dell’arbitro. Per carità, sia chiaro, Rocchi ha arbitrato malissimo e la sua canottiera nascondeva strisce rossonere, ma perché accusare gli altri di sudditanza quando per prima la squadra azzurra è stata suddita al cospetto dei diavoli rossoneri? Qualcosa non quadra.
Analizzando i dati statistici, il Napoli non ha fatto un solo tiro nello specchio della porta, neanche quando s’è trovato a fine partita sotto di tre reti con null’altro da perdere, tranne l’onore. Quindi rigore o non rigore, gli azzurri avrebbero perso e malamente. Unico ad uscirne indenne è il povero De Sanctis che fa miracoli in almeno due occasioni (su Pato e Robinho è un muro).
Bigon nel dopopartita ha dichiarato di essere stanco del discorso “ci può stare”. Siamo tutti d’accordo, siamo tutti stufi del discorso “ci può stare”. Non ci può stare che un arbitro sottomesso come Rocchi spinga la partita in un certo verso, ma non ci può stare neanche che una squadra che dice di puntare alla Champion’s, se non allo scudetto (si leggano le dichiarazioni di Cannavaro di qualche giorno fa), vada a Milano con la consapevolezza che al massimo può limitare i danni cercando di ottenere un miracoloso pareggio.
Il Napoli è immaturo, si dica la verità!
In Coppa Italia: le varie occasioni sbagliate, l’arbitro che anche lì ci mise lo zampino e… tutti a prendersela con Lavezzi per aver sbagliato un rigore (si ricordi che anche Zuniga aveva sbagliato, ma la buona sorte lo premiò oltremisura facendo finire il pallone parato da Castellazzi nella rete).
Coppa Uefa: grazie ad uno straripante Pocho i partenopei erano sull’1 a 0 contro il Villareal che quella sera era davvero ben poca cosa. All’improvviso, poi, la follia. Yebda, Zuniga, Dossena e Ruiz (che può essere giustificato perché alla sua prima apparizione) rendono l’impossibile possibile. Il Villareal, con due tiri, segna due gol. Secondo tempo: palo di Cavani su assist di Lavezzi, palo da corner dello stesso Pocho e… la partita finisce lì. Ma anche qui tutti a prendersela con Lavezzi perché “aveva sbagliato quell’occasione sotto porta che non si può sbagliare”. Ok, è vero, verrebbe da dire “anche mio zio paralitico la segnava”, ma poi la domanda: ma mio zio paralitico avrebbe costruito quel contropiede per poi trovarsi a tu per tu col portiere? Avrebbe fornito quell’assist al bacio per Hamsik? Avrebbe fornito l’assist per il palo di Cavani?
Inoltre le “non” doti del Pocho sotto porta sono sotto gli occhi di tutti, perché allora Mazzarri lo ha schierato da prima punta?
Ora si sente parlare di Milan – Napoli e indovinate, oltre a Rocchi, a chi si dà la colpa della sconfitta? A Lavezzi che non c’era a causa dello sputo vicendevole con Rosi. Ma insomma allora sto Lavezzi è forte o no? Se c’è, la colpa è sua che non segna, se non c’è, è colpa sua perché sputa e se ci fosse stato le cose sarebbero andate diversamente. Manca la coerenza.
Lavezzi è l’anima di questa squadra e lo stesso Cavani deve ringraziare il Pocho per il suo score così cospicuo. Del resto il suo palmares parla chiaro, in tre anni e mezzo al Palermo la sua annata migliore è stata caratterizzata da 14 gol. Sia ben chiaro, Cavani è un campione, in Europa esistono ben pochi finalizzatori come lui, ma senza Lavezzi, il suo rendimento scende, e di tanto.
Ora il Napoli torni con i piedi per terra e piuttosto che fare voli pindarici e guardare troppo in alto, si guardi le spalle e difenda il 3°/4° posto perché già quello sarebbe un miracolo. In ogni caso Bigon e De Laurentiis sono avvertiti: si confermi subito Pazienza e si prenda un centrocampista degno di tale nome da affiancargli, si prenda un sostituto in attacco per Lavezzi e Cavani, si prenda un grande difensore mancino e magari si faccia tornare Daniele Mannini che è l’unico che può sostituire degnamente Maggio e Dossena quando devono rifiatare. Quest’anno sta andando tutto, o quasi, bene… ma quanto durerà?

Marco Branca

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