Mazzarri si, Mazzarri no, la terra dei cachi


La notizia del momento in casa azzurra non è la storica qualificazione in Champions’, ma le sorti del futuro di Mazzarri che non solo ha acceso un incendio, ma ha anche provveduto ad alimentarlo

Il Napoli si assicura, dopo più di vent’anni, un posto nella tanto agognata zona Champions’ League (o Coppa Campioni per i nostalgici). Un grande risultato se si va a considerare quelle che erano le aspettative di inizio stagione; gli azzurri partivano praticamente con la stessa squadra dello scorso anno, con un unico, rivelatosi fondamentale, diversivo: dentro Cavani, fuori Quagliarella.
Quando il calciatore stabiese fu ceduto, sgomento, rabbia e delusione si dipinsero sui volti dei tifosi azzurri che erano stati privati, di punto in bianco, del loro calciatore più rappresentativo.
Nonostante il numero 7 uruguagio a suon di gol faceva dimenticare il suo ex compagno di squadra, più di qualcuno continuava a pensare (e probabilmente continua ancora oggi) che con Quagliarella il Napoli avrebbe potuto puntare ancora più in alto. Ad esempio nelle partite contro il Chievo o contro il Milan, dove Lavezzi non era presente, oppure nella partita di Europa League contro il Villareal dove Cavani dovette riposare per stanchezza, Mazzarri avrebbe potuto avere a disposizione un’alternativa di primo livello rispetto ai calciatori con cui s’è dovuto adattare: da Zuniga improvvisato attaccante, a José Ernesto Sosa che ha dimostrato così tanto tutto il suo (non) “valore” che ormai risiede stabilmente in tribuna.
Insomma qualche rimpianto c’è in chiave scudetto ed in chiave Europa League, ma, tutto sommato, pensare che i partenopei si piazzeranno tra la seconda e la terza posizione fa venire i brividi a più di qualcuno. Una stagione da dichiararsi assolutamente positiva allora?
Sembrerebbe di si anche se qualcuno pare pensarla diversamente. Chi? Walter Mazzarri.
Il mister azzurro (non si sa ancora per quanto) ha dichiarato, o meglio non ha dichiarato quale sarà il suo futuro rinviando tutto “a posizione acquisita”. Non si capisce il perché di questa strategia del tecnico di San Vincenzo. C’è chi pensa che sia perché ha già un accordo con la Roma o con la Juventus, c’è chi invece dice che vuole un aumento, c’è chi dice che è solo un tira e molla col presidente per fargli aprire maggiormente il portafogli e fare una squadra altamente competitiva per la massima competizione europea.
Le voci sono tante, troppe, e proprio a causa di queste voci, che Mazzarri ha provveduto ad accendere ed alimentare con la sua poca chiarezza, i tifosi azzurri, che stravedevano per il mister in camicia bianca,  stanno iniziando a spazientirsi e a perdere la stima nei suoi confronti.
L’ipotesi più accreditata sembra quella che mister Walter abbia perso gli stimoli qui a Napoli; certo di non poter ripetere un’annata fantastica come questa, sia in cerca di una nuova avventura, una nuova sfida che gli consenta di crescere maggiormente in quanto a blasone e in quanto a palmarès.
Se davvero fosse questo il pensiero del Mister, per il bene del Napoli sarebbe meglio cambiare e prendere un allenatore pieno di stimoli con la voglia di voler migliorare ancora quanto fatto precedentemente.
In ogni caso Mazzarri si contraddice: prima chiede un contratto triennale, così se le cose vanno male lui sta al sicuro economicamente, e poi dice che “valuta a fine stagione anno dopo anno”. Se davvero così fosse stato, avrebbe seguito la logica del tanto rimpianto Edy Reja che non ha mai voluto contratti più lunghi di un anno, così da poter DAVVERO valutare a fine anno il da farsi. Fatto così invece sembra un po’ il gioco del “se vado male mi paghi lo stesso per altri due anni, se vado bene me ne vado anche se ho un contratto”. E questo non è giusto. Il tecnico potrebbe anche restare a fine stagione, ma questo polverone innescato non verrà rimosso facilmente dalla memoria dei tifosi azzurri.
E’ davvero un peccato, sarebbe stato bello poter parlare, in questa fase, della splendida cavalcata azzurra e magari già ipotizzare gli acquisti per la prossima stagione. Invece, ancor prima che i giochi siano fatti, si sta parlando di tutt’altro senza neanche lasciare ai sostenitori partenopei la possibilità di gioire a pieno del risultato della propria squadra.
Parafrasando Fabrizio Moro, un consiglio spassionato al mister azzurro: Mazzarri, prima di parlare pensa!

Marco Branca

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