L’origine della “pasquetta”

Vi siete mai chiesti come mai siamo diretti “fuori porta” durante la giornata di pasquetta?

Cari lettori, immagino siate pronti per il vostro Lunedì in Albis, avrete già preparato la nota (vino, acqua, vino, rustici, vino, piatti di plastica, bicchieri, vino). Miraccomando, fate rifornimento di benzina, partite ad un orario “intelligente”, contattate tutti gli amici e scegliete un posto che abbia anche zone d’ombra. Una volta arrivata la data tanto attesa, pronti con lo zainetto in spalla però ponetevi una domanda: “Perché ci stiamo dirigendo fuori porta in questo giorno dell’anno?”. Ebbene, siamo qui per suggerirvi la risposta.

Come ben sapete  Maria di Magdala e Salome di buon’ora andarono verso il sepolcro dove Gesù era stato sepolto per poterne curare le spoglie con unguenti profumati, con grande sorpresa trovarono il masso che serrava l’ingresso alla grotta, spostato; un angelo apparve loro (ecco perchè questa giornata è battezzata anche come Lunedì dell’ Angelo) pronunciando queste parole: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mt 28,5-6) aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”.

In molti credono che questo episodio risalga al giorno dopo Pasqua, forse perchè nei testi sacri è così citato, ecco perchè festeggiamo in questa giornata; in realtà, però c’è un grave errore nell’analisi cronologica dei fatti, perchè la Pasqua ebraica è festeggiata di Sabato, quindi l’accaduto avrebbe comuque  una collocazione domenicale. L’atto di uscire dalla città per comunicare la notizia segna l’usanza di spostarci dalle nostre case, allontanandoci in luoghi più distanti, per poter gozzovigliare liberamente.

C’è ancora un’altra spiegazione che sembra essere più papabile (si, la scelta di questo termine è strettamente in relazione con l’argomento trattato!) legata all’apparizione di Cristo a due discepoli mentre erano in cammino verso Emmaus, luogo a pochi chilomentri da Gerusalemme; per ricordare il viaggio dei due si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una scampagnata “fuori le mura”.

Ora che sia valida l’una o l’altra spiegazione ci auguriamo che il tempo con voi sia clemente e che possiate non trovare traffico lungo le strade. Ricordatevi però di non lasciare immondizia in giro, perchè la natura a differenza di qualcuno non resuscita e la sua morte non ci aiuterebbe a “rimettere i nostri peccati”.

Fiorella Quarto

Riproduzione Riservata ®

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace questo articolo? Condividilo: