Il Consiglio dei ministri ha approvato la Finanziaria della stabilità, con una «discussione responsabile», ha riferitoGiulio Tremonti nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un «documento molto tecnico, solo la fotografia dei conti pubblici, una discussione assolutamente responsabile» tra i membri dell’esecutivo, dove c’è stata «unanime condivisione delle opportunità e delle difficoltà che derivano dalla finanza pubblica di un grande Paese, in un momento di difficoltà economica» internazionale. Su questa Finanziaria, il governo ha posto l’ipotesi di fiducia.
«Il protocollo dell’Europa ha la stabilità come base dello sviluppo – ha poi aggiunto il ministro – e oggi il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulla stabilità con il bilancio dello Stato». Da questo momento secondo il ministro, inizia la fase dello sviluppo di cui ha elencato i punti fondamentali: «il nucleare, la pubblica amministrazione, il Sud, la tematica dei rapporti sociali fino alla riforma fiscale». Tremonti ha annunciato che il 20 ottobre inizieranno gli incontri per mettere a punto la richiesta di una delega al Parlamento per la riforma fiscale. «Abbiamo concordato che la prima riunione, agende permettendo, sarà più o meno mercoledì per studiare lo schema di delega della riforma del fisco. Convocheremo le parti sociali e poi quelle tecniche per l’obiettivo molto ambizioso di ridisegnare il nostro sistema fiscale. L’italia è il primo Paese che imposta una grande riforma fiscale». Nell’attuale sistema fiscale ci sono «242 regimi di esenzioni e agevolazioni, questo vuol dire che l’eccezione è la regola», ha aggiunto annunciando che questo sarà, nell’ambito della riforma fiscale, uno dei punti «da discutere con le forze sociali ed economiche».
Sulla riforma dell’Università, il governo si è impegnato a «mettere più soldi possibile, ma ciò avverrebbe con il decreto di fine anno». «Ieri sera abbiamo avuto un ottimo incontro: si è definito che la Finanziaria è la finanziaria e la legge di ordinamento è un altra cosa», ha concluso il ministro a cui Umberto Bossi ha espresso il suo sostegno. «Massima fiducia in Tremonti, è come Otto von Bismarck, un cancelliere di ferro», ha detto il leader della Lega rispondendo a chi gli faceva notare che Tremonti è sotto attacco degli altri ministri: «Io lo difendo come sempre».
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