Campania: l’Ordine degli Psicologi e la scuola contro il disagio giovanile

Firmato un protocollo d’intesa tra l’Ordine degli Psicologi e l’Ufficio Scolastico Regionale per promuovere buone prassi contro il disagio giovanile e la dispersione scolastica

Troppo spesso l’incontro tra gli psicologi e il contesto scolastico avviene sull’onda dell’emergenza: una rissa in classe, fenomeni di bullismo difficili da contrastare, adolescenti problematici che impediscono lo svolgersi della didattica vengono affidati alle sapienti mani di chi viene deputato a risolvere il problema (e in tempi sufficientemente rapidi da non influire sulla formazione di una intera classe studentesca).
Gli interventi psicologici nelle agenzie educative sono, insomma, richiesti secondo un’ottica riparativa, volta a ripristinare un equilibrio che il docente non può riorganizzare senza un sostegno esterno.
Tuttavia, per un miglioramento reale dei contesti scolastici, l’intervento psicologico sarebbe auspicabile in un’ottica preventiva del disagio, volto a sviluppare l’efficienza del sistema potenziando le competenze di chi ad esso partecipa.

Proprio per questo motivo è stato ideato il protocollo d’intesa tra l’Ordine degli Psicologi della Campania e l’Ufficio Scolastico Regionale, firmato il 4 luglio, con l’intento di attivare, all’interno degli istituti scolastici regionali, iniziative ed azioni positive volte a promuovere il successo formativo. Avvalendosi della collaborazione degli psicologi, in qualità di professionisti esterni, le scuole di ogni ordine e grado delle cinque province campane avranno la possibilità di contare su uno strumento e su competenze in più nell’annosa lotta alla dispersione scolastica e al disagio giovanile.

A partire dal prossimo autunno, gli psicologi offriranno le loro capacità ed esperienze per sostenere il sistema scolastico, attuando interventi di promozione del benessere psicologico all’interno delle agenzie educative. Il focus degli interventi sarà certamente centrato sugli adolescenti e sul loro rapporto con la scuola e lo studio: le insicurezze, i fallimenti scolastici, le difficoltà relazionali, situazioni di disagio che troppo spesso sfociano in episodi di bullismo o di isolamento sociale.

La nostra regione è certamente il fanalino di coda italiano in materia di dispersione scolastica: dei 140mila adolescenti che, dopo insuccessi scolastici, frequenza discontinua, cambi di classe o scuola, decidono di abbandonare gli studi, circa 23mila sono campani. La necessità di iniziare prematuramente a lavorare per aiutare le proprie famiglie oppure la collaborazione richiesta a casa per badare a fratelli più piccoli o ancora la tentazione di percorrere brevi strade verso il guadagno facile, ma illegale sono tra le ragioni che spesso implicano l’insuccesso scolastico dei giovani della nostra regione. Tuttavia, il disagio forse più gravoso per questi adolescenti è l’incapacità di ottenere il successo formativo, di raggiungere gli obiettivi richiesti dal sistema scolastico. Si tratta, insomma, di giovani che hanno un basso livello di quella che viene definita autostima accademica. Il timore dell’insuccesso rende più difficile il raggiungimento dei risultati previsti dal contesto educativo e oggi la scuola è impegnata a riflettere sul rapporto tra bassa autostima e successo formativo e su come spezzare la terribile spirale, il circolo vizioso in cui si perdono i sogni e le speranze di molti giovani di oggi.

Sarà, dunque, fondamentale basare gli interventi psicologici sulla promozione della motivazione allo studio, ma anche sullo sviluppo della fiducia in se stessi. Per questo, tra i progetti di intervento proposti dall’Ordine degli Psicologi alle scuole campane, compaiono conferenze, momenti di confronto e corsi di formazione per il personale scolastico volti a riflettere sull’autostima e ad orientare l’azione educativa al benessere psicologico dell’individuo. “La scuola – ha dichiarato il presidente dell’Ordine degli Psicologi, Raffaele Felaco – custodisce le risorse più importanti della società, quelle umane. E, in un momento in cui si parla solo di crisi noi mettiamo l’accento su ciò che invece c’è e va valorizzato. Si tratta di un ulteriore passo nell’attività che l’Ordine sta portando avanti per garantire ai cittadini campani interventi finalizzati a costruire benessere psicologico”.

Sara Di Somma

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