Brunetta taglia un altro esercito di dipendenti pubblici: «per effetto delle misure in materia di blocco del turn-over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo, complessivamente tra il 2008 e il 2013 si può prevedere una riduzione dell’occupazione nel pubblico impiego di oltre 300 mila unità», pari a un calo dell’8,4%.
«Negli anni 2008 e 2009 – si legge nel documento presentato al convegno – il personale si è ridotto di circa 72 mila occupati scendendo a circa 3,5 milioni di unità».
Le misure di contrasto all’assenteismo «hanno comportato una riduzione media delle assenze per malattia pro capite dei dipendenti pubblici di circa il -35%», ha detto ancora Brunetta: «Questo successo si traduce in 65 mila dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro, valore superiore a tutta la popolazione residente del comune di Viterbo. Anche in questo caso siamo riusciti a riallineare i valori tra settore pubblico e privato»
Secondo il ministro questo non comporterà nessun deficit nei servizi anzi le sue previsioni parlano di un miglioramento della qualità degli stessi, la verità sembra essere ben diversa per chi nella veste di cittadino utente si trova a dover utilizzare gli uffici pubblici, dove manca tutto persino la carta per scrivere ed il toner per le fotocopiatrici. Ho visto di recente un ufficio addetto al pagamento dei ticket sanitari chiuso al pubblico dove campeggiava la scritta: “ chiuso per ferie.”
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