Bee Gees – Addio a Robin Gibb

Un giovanissimo Robin Gibb

L’inghilterra e l’Australia piangono la morte di Robin Hugh Gibb, uno dei tre fratelli Gibb meglio noti come Bee Gees, coloro che diedero inizio e fama a quel fenomeno che negli anni ‘70 fu la disco music.

Nato sull’Isola di Man, in compagnia degli altri due fratelli Maurice (suo gemello eterozigote, scomparso nel Gennaio 2003) e Barry, fonda i Bee Gees (iniziali appunto di Brothers Gibb) ed il gruppo diventa celebre per i suoi impasti vocali e negli anni ‘80 per i celebri falsetti (su tutti quelli presenti in Stayin’ Alive). Il successo più eclatante resta la colonna sonora di Saturday Night Fever, film con John Travolta protagonista: la O.S.T. conquista da subito le vette delle classifiche di album e singoli e si piazza di prepotenza nella storia della musica contemporanea inglese, riscuotendo un successo pari se non maggiore al film stesso. Successi radiofonici come la stessa Stayin’ Alive e How Deep Is Your Love ancora restano ben saldi nella memoria collettiva di chi alla fine degli anni settanta viveva la propria giovinezza.

I Bee Gees ebbero una notevole importanza non solo mediatica ma soprattutto tecnico-melodica. Non pochi i gruppi che si sono ispirati ai falsetti dei fratelli Gibb, Take That (che in carriera hanno ripreso proprio How Deep Is Your Love) e successiva ondata “boy band”  su tutti. Bands che mettevano la voce su tutto, oltre che presenza scenica e coreografie.

Robin Gibb comincia la sua carriera solista già nel 1969 con il singolo Saved By The Bell (edito anche in Italia con il nome di Salvato dalla Campanella), che anticipava il primo disco, Robin’s Reign. Il successo resta Juliet, singolo estratto dall’album How Old Are You? del 1981 e Boys Do Fall In Love, estratto da Secret Agent e top five in Italia, del 1984 .

Fin troppo ovviamente i tre in solitario non riuscirono a sfiorare neanche lontanamente il successo dei Bee Gees, un mostro a tre teste ben oliato e funzionante per oltre due decadi senza appannamenti.

A Robin, ma anche a Maurice e a Berry si deve il boom della disco music, fenomeno che vide la luce con artisti come Aretha Franklin e Barry White verso la fine degli anni ‘60, ma esploso definitivamente nella seconda metà degli anni ‘70 appunto con il trio di Man. Grazie ai Bee Gees si devono due ondate di generazioni musicali, quella degli anni ‘80 con Earth Wind & Fire, Gloria Gaynor, Lionel Ritchie e Donna Summer (scomparsa di recente), e quella degli anni ‘90 con Take That, George Michael (in versione solista), Boyzone et similia.

Marco Della Gatta

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