Basket, la Montepaschi Siena è Campione d’Italia

La squadra di coach Simone Pianigiani doma l’EA7 Emporio Armani Milano (84-73 il risultato finale) e si aggiudica con il punteggio di 4-1 lo scudetto

Sei scudetti uno dietro l’altro, un record, e sette nelle ultime nove stagioni. Il dominio in terra italiana della Montepaschi Siena, giunta al quindicesimo trofeo dal 2007 ad oggi, non conosce soste. La quinta partita della serie di finale scudetto è quella decisiva: la squadra di coach Simone Pianigiani doma l’EA7 Emporio Armani Milano (84-73 il risultato finale) e si aggiudica con il punteggio di 4-1 lo scudetto.

La partita è equilibrata solo nel primo quarto: l’EA7 parte meglio, cercando subito di imprimere il suo ritmo alla partita con le “bombe” di Mancinelli e Fotsis che regalano sei punti di vantaggio al quintetto di coach Sergio Scariolo. La Montepaschi reagisce, affidandosi soprattutto a Lavrinovic per avviare la rimonta. Il centro lituano prima firma il canestro del -1, poi sigla il sorpasso allo scadere del primo periodo. Siena trova dunque dalla panchina le risorse per il primo e già decisivo allungo: Aradori e Zisis mandano in fuga i senesi (+7 al 16’), alimentata poi anche dal canestro di Ress che segna +12 a pochi secondi dalla sirena che porta all’intervallo lungo.

Milano non mostra la necessaria determinazione per replicare nel secondo tempo. Anche la Montepaschi è stanca, ovviamente, ma quando il tabellone segna un grande vantaggio la fatica si sente di meno. Il parziale che apre il secondo tempo ne è la prova: Siena vola in un lampo da +11 a +22 (57-35 con l’entrata del solito folletto McCalebb) e può gestire il finale di partita con una certa tranquillità. Milano si avvicina a meno 12 (64-52 al 33’) e poi a -6 (77-71 al 38’), ma Siena è sempre pronta a replicare a tutti i tentativi di riaprire i giochi da parte dei milanesi. Lavrinovic è il miglior realizzatore dell’ultimo atto con 22 punti segnati, mentre a Milano non bastano i 18 di Bourousis. Il play americano Bo McCalebb, dopo essere stato eletto miglior giocatore della regular season, è stato votato anche come miglior giocatore delle finali scudetto, confermandosi, visto che anche nel 2011 l’uomo di New Orleans era stato l’mvp della finale scudetto contro Cantù, anch’essa vinta con il punteggio finale di 4-1.

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