Carta Igienica un prodotto contro la crisi personale e mondiale

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La carta igienica è biodegradabile e può essere prodotta anche grazie al riciclo del Tetra Pak

Ho provato tante volte ad immaginare cosa mai in in contesto socio-economico di totale sfacelo potesse sopravvivere ai tempi, qual è la cosa di cui l’uomo non riuscirebbe a fare a meno? L’educazione? Il porno? La medicina? La carta igienica.

Complicate fino all’inverosimile le situazioni in cui il bianco peplo viene a mancare, voglio ricordare quando da bambini, all’asilo, alle prime minzioni, in solitaria, ci recavamo oltre la porticina, ci sedevamo quasi a stento sul regal trono e voltando lo sguardo, sulla destra non trovavamo lei, la nostra indispensabile carta; disperati, imbarazzati, ci toccava chiamare la mestra, magari dopo lunghisismi secondi di riflessione sul da farsi. Traumi che hanno segnato ognuno di noi. Voglio immaginare le prime volte a casa dei suoceri, quando dopo il lauto pranzo domenicale con dolcetti sul finale, un turbine puo’ rischiare di sconvolgere le nostre interiora; ecco la prima visita lunga al loro bagno, ecco che già rossi in volto per lo sforzo e la vergogna, anche questa volta, girando la testa non scorgiamo il rotolo, ah, se l’ansia non ci avesse distratti dal badare a che ogni cosa fosse al proprio posto!

Le prime tracce dell’utilizzo della carta igienica risalgono al XIV secolo in Cina ad utilizzo della famiglia imperiale, Nel 1857 negli Stati Uniti d’America viene prodotta industrialmente la prima carta per uso esclusivamente igienico da un tal Joseph Gayetty, il cui nome era stampato su ogni singolo foglio, l’invenzione non fu vista di buon occhio dalla comunità di medici, non credevano che effettivamente questa morbidezza e consistenza potesse debellare il fastidio delle emorroidi, per sua considerazione dipendenti dall’inchiostro della carta di giornale utilizzata, prima di allora, per l’igiene intima. Nel1942 venne prodotta la prima carta a doppio velo ma le emorroidi non furono effettivamente debellate. Fino alla seconda metà del XX secolo, in Italia, fu considerata un bene di lusso.

La carta igienica è biodegradabile e può essere prodotta anche grazie al riciclo del Tetra Pak, quello che avvolge il latte o i succhi di frutta, per essere chiari. Può essere usata per fare arte, basta darle forma, unirla alla colla vinilica ed aspettare che secchi e s’indurisca, il tubo di cartone che sostiene gli strati può essere utilizzato in ogni modo, semplicemente dando sfogo alla fantasia. Qui e Qui alcuni esempi.

Alcune industrie di produttori hanno deciso di superare il passaggio intermedio fra produttore e consumatore e vendere al dettaglio i loro rotoli on line.

Insomma che questo mondo cada a pezzi o no non smetteremo mai di pulirci lì dove non batte il sole, evviva, evviva la carta igienica e badiamo bene a che sia sempre sul mobiletto del bagno in cui c’aggingiamo ad entrare per un discreto tempo della nostra giornata.

Fiorella fiorellaq Quarto

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