Quando il Diavolo non veste Prada, ma salta sui neonati

Dettaglio della maschera del Colacho, simboleggiante il Diavolo

Dettaglio della maschera del Colacho, simboleggiante il Diavolo

Cari amici gironzolanti, ben ritrovati per il nostro trip settimanale.
Oggi andremo a conoscere un’usanza non molto nota ai più. Ed è un vero peccato. Perché credo che farebbe discutere alquanto.
Ogni popolo, chi più e chi meno, ha il proprio vagone di tradizioni. Ma disgraziatamente, alcune di queste possono assumere caratteri davvero poco culturali: a partire dall’efferata crudeltà verso gli animali della corrida al bieco spreco di cibo delle battaglie dei pomodori o delle arance (a mio avviso, veri e propri schiaffi alla miseria e a chi, con quel poco, ci mangerebbe..).

Siamo in Spagna ma.. Andiamo sul luogo specifico, ad assistere al rito di cui sto per parlarvi.
Castrillo de Murcia, vicino a Burgos.
Qui, ogni anno e dal 1620, ha luogo il Festival del salto del neonato.
O, per chiamarlo precisamente, El Colacho (il Diavolo).
Sembra difficile crederlo, ma le vite messe in pericolo da una tradizione tanto antica quanto scellerata appartengono a degli ignari neonati. Credo anche approfittando del fatto che loro non siano in grado di intendere e (non) volere.
Appellata per intero “El Salto del Colacho” (Il Salto del Diavolo), questa usanza si celebra la domenica successiva alla festività cattolica del Corpus Domini ed il fine è quello di liberare i pargoli simbolicamente dal Male e dall’influsso del Diavolo.
Capisco le vostre espressioni sbigottite, ma vorrei che veniste con me a guardare con i vostri occhi. Sia per comprendere meglio l’usanza e sia per concentrarvi sulle spaventate espressioni dei neonati che si trovano a subìre un simile rischio. Inoltre, le maschere utilizzate dai “saltatori” non sono certo tra le più aggraziate.

Stiamo percorrendo una strada di Castrillo de Murcia in piena processione ed il suono della banda e delle fanfare ci guiderà verso il fulcro della “festa” (?).
Sì, sentite che confusione e..
Lì, a terra!
Avviciniamoci!
Li vedete quei materassi sull’asfalto? Ecco, il rito popolare consiste proprio nell’adagiare i neonati (o comunque i nati nei dodici mesi precedenti) su dei materassi coperti da lenzuola e con cuscini. Il tutto, come state vedendo, in mezzo alla strada, durante una normale processione.
Ora, vedete quegli uomini con strani vestiti gialli e rossi (che ricordano vagamente degli Elvis mascherati e spesso in soprappeso..)? Ecco, proprio loro simboleggiano il Diavolo. E proprio con addosso questi abiti “diabolici”, salteranno di lungo sopra il materasso su cui giacciono i neonati.
Guardate, le mamme dei nascituri (squilibrate pure loro, a mio avviso..) sistemano i propri figli sulle lenzuola, come se stessero attendendo chissà quale benedizione.
Beh, in un certo senso per questi spagnoli lo è: il salto che quegli uomini effettueranno sui bambini durante la processione, proteggerà i piccoli da tutti i mali. Pura usanza e niente di scientifico, s’intende. Usanza ben radicata anche, per ricordare i pericoli corsi dai figli maschi all’epoca del re Erode.
Ora silenzio, i “diavoli” hanno bisogno di concentrazione e..
… Oddio, sta per saltare.
No, non voglio guardare!
Il primo materasso è andato, ma la strada è lunga e di “ostacoli” ce ne sono ancora tanti.
Resto basita osservando come loro si divertano.
Loro, gli adulti.
Nonostante il tutto comporti un’elevata percentuale di rischio, l’evento organizzato dalla Fratellanza del Santísimo Sacramento de Minerva attira annualmente un alto numero di turisti (squilibrati più delle mamme e degli spagnoli partecipanti, in quanto non hanno neppure la scusante della tradizione..), e c’è da supporre che il trend non s’invertirà finché qualche povero bimbo non si sarà fatto davvero male.
E neppure sarei troppo convinta.
Mi domando se nella storia di questo discutibile costume, qualche (povero) diavolo sia inciampato e caduto sui bambini..
E se ce ne sarebbe giunta notizia, qualora fosse accaduto.

La Redazione

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