Monti: “Con Berlusconi spread a 1200”

Il Premier: “Col precedente governo il differenziale Bund-Btp sarebbe altissimo”. Rabbia del Pdl: “Un’inutile provocazione”

Se il governo precedente fosse ancora in carica lo spread dell’Italia sarebbe a 1.200 o qualcosa del genere“. Lo dice il Presidente del Consiglio, Mario Monti, in un’intervista al “Wall street journal“. “Lo spread è ancora alto perchè il nostro debito è obiettivamente molto alto – spiega il Premier -, e i mercati hanno cominciato a rendersi conto in modo drammatico che la governance dell’eurozona è debole. La Francia ha fatto molte meno riforme di quelle che abbiamo fatto noi, ma nonostante questo il loro spread è più basso. Il motivo è che si ritiene che la Germania non mollerà mai la Francia”.

E ancora: “Spero che il mio governo possa aiutare a cambiare la mentalità degli italiani, non sostituendola con quella tedesca, ma ci sono degli aspetti – come la solidarietà spinta a livello di collusione – che sono alla base di comportamenti come l’evasione fiscale”.

Immediata la replica del Pdl: “Capiamo che può risultare sgradito il fatto che il saliscendi degli spread sta avvenendo anche durante il suo governo e che ciò può averlo innervosito, ma questo non giustifica una provocazione tanto inutile quanto stupida che rinviamo al mittente“, ha affermato Fabrizio Cicchitto. “Abbiamo l’impressione che il Presidente Monti dovrebbe avere una maggiore sobrietà nelle sue interviste a giornali esteri, ieri a Der Spiegel e oggi al WSJ. Crediamo che il momento sia così serio da non consentire questi inaccettabili e gratuiti esercizi polemici fatti nei confronti di chi sta appoggiando lealmente il suo governo”.

Sotto attacco in Germania per l’intervista rilasciata due giorni fa al Der Spiegel, Mario Monti aveva incassato questa mattina il prestigioso sostegno del Wall Street Journal, che ha dedicato un articolo su due intere pagine al Presidente del Consiglio con il titolo “The Italian Job: Premier Talks Tough to Save Euro“: “Il compito dell’Italia: il premier parla duro nel tentativo di salvare l’euro“.

Il “professore” rappresenta – secondo il quotidiano finanziario americano – “un’anomalia in Europa: un leader non eletto chiamato a realizzare impopolari cambiamenti nei cui confronti i politici del Paese erano riluttanti. Monti fa affidamento sulla tolleranza dei principali partiti politici italiani e non ha un suo potere di base, ad eccezione della sua credibilità personale”.

La sua natura disciplinata è più tedesca che italiana“, prosegue il Wsj, mentre il suo senso dell’umorismo “è decisamente più britannico“. Da questa estate il presidente del Consiglio italiano si trova però “in un circolo vizioso“, sottolinea il panegirico del quotidiano, a firma Alessandra Galloni e Marcus Walker, visto “che più propone misure impopolari, più i partiti politici minacciano di ritirare l’appoggio al suo governo“. Per il Wall Street Journal, “lo spettro dell’instabilità politica ha scosso i mercati e ha spinto ulteriormente verso l’alto i costi dell’indebitamento dell’Italia. A Monti serviva più aiuto dall’Europa per portare l’Italia fuori dal mirino dei mercati, ma nessuno è stato disponibile. La Germania ha invece chiesto riforme interne più dure…”.

Quando i leader del G20 si sono incontrati a Los Cabos, in Messico, Monti ha annunciato un piano per alleviare la pressione sul mercato obbligazionario. Voleva l’intervento di un fondo di salvataggio dell’Europa e l’acquisto di obbligazioni italiane e spagnole, sulla base che entrambe le economie stessero sistemando i propri conti. Un piano che secondo persone presenti alle discussioni fino a tarda ora in Messico con i leader europei, ha ottenuto anche il sostegno di Barack Obama.

Fonte: LA STAMPA.IT

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