Gonzalo Higuaín è del Napoli

 Higuaín indosserà secondo i rumors la maglia numero 20

Higuaín indosserà secondo i rumors la maglia numero 20

Higuain è del Napoli. Il giocatore argentino ha firmato un contratto quinquennale. Il presidente De Laurentiis ha staccato un assegno di 37 milioni di euro più bonus per la punta della nazionale biancoceleste. In un mercato italiano dove si pensa prima a vendere e poi comprare gli scartidegli scarti dei club più blasonati il presidente azzurro mette a segno un colpo grosso. Il giocatore era stato il primo obiettivo dei campioni d’Italia della Juventus invece nella prossima stagione delizierà i palati dei tifosi azzurri. I bianconeri non avendo la stessa liquidità del club partenopeo hanno dovuto ripiegare sul più vecchio, meno costoso e più bizzoso Tevez. Sui vari social network i tifosi partenopei ricordano i titoli in prima pagina del giornale TuttoSport (di casa Agnelli) che davano in pratica fatto il passaggio dell’ariete argentino alla corte di Conte. La solita stampa del Nord sta cercando di sminuire l’acquisto del giocatore definendolo un non top player e troppo costoso.

L’invidia è una brutta bestia, soprattutto quando una società del Sud si permette il lusso di vendere un Cavani per sessantatremilioni di euro e di spenderne poi quaranta. Nel panorama mondiale del calcio solo club come Barcellona, Real Madrid (che hanno debiti) Psg, Chelsea, Manchester city (con budget senza limiti), Bayern Monaco solo queste società possono permettersi di spendere certe cifre. Il Napoli fa parte ormai di questo circolo di club ricchi. Ricordo sempre alla stessa stampa del Nord e a certi ‘’tifosi’’ napoletani e non che il club partenopeo ha raggiunto questo traguardo senza avere debiti, senza avere uno stadio di proprietà, senza avere presidenti multimiliardari, senza network, giornali che lodano anche gli insuccessi, in una zona industrialmente povera come il Sud d’Italia ma soprattutto trattando a muso duro i vertici del calcio mondiale, nostrano, procuratori mercenari e i loro giocatori. Se poi ai risultati economici aggiungiamo che alla guida tecnica quest’anno c’è Rafa Benintez, un top allenatore, i tifosi azzurri possono sperare in un’ottima stagione. I bianconeri speravano di portarlo a casa con solo venticinque milioni di euro, ma il presidente Perez infischiandosene del blasone dei campioni d’Italia e del suo d.g. Marotta disse papale, papale: “Per Higuain 30 milioni non bastano’’. Ricordo poi come l’altro obiettivo di mercato dei campioni italiani Jovetic, ha scelto il ricco ma non blasonato Manchester City dichiarando: Mi voleva la Juventus ma ho scelto il City. Questo fa capire come almeno sul piano del mercato Marotta e la Juventus devono ancora vincere il tricolore. Un plauso quindi in primis a Bigon che in questa esperienza napoletana ha subito molte critiche (ma forse Mazzarri era la sua palla al piede) e in secundis a De Laurentiis che zittirà quegli pseudo tifosi che salgono sul carro dei vincitori come a Roma per poi chiamarlo pappone.

Certo i diritti d’immagine sono stati un problema in alcune trattative ma anche una facile scusa per chi non vuole vestire l’azzurro o mette in mezzo la paura di vivere a Napoli. Non mi sembra che a Barcellona, Parigi, Roma, Torino, Rio le persone dormono con le finestre e le porte di casa aperte! Scopriamo con dati e numeri il nuovo asso del Napoli. Gonzalo Gerardo Higuaín sopranominato el pipita. L’origine dal soprannome viene del padre Jorge Nicolas (anche lui giocatore) chiamato el pipa. Nato in Francia, ha vissuto per dieci anni nel paese transalpino, sceglie poi la nazionale argentina quando nel 2010 il CT Maradona lo convoca per i mondiali Sudafricani. Cresciuto nelle giovanili del River Plate fa il suo esordio nella prima squadra a diciotto anni. In trentacinque incontri fa quindici reti, ben dieci nei diciassette incontri nella sua ultima stagione nel River. Nel 2007 è comprato per dodici milioni di euro dai blancos del Real Madrid. Con la camiseta blanca in centonovanta incontri fa centosette reti intervallati anche da infortuni seri. Vanta tre titoli spagnoli, due supercoppe di Spagna e una coppa nazionale. Con l’Argentina ha vinto un oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Se questi non sono numeri da top player per un giocatore di venticinque anni, solo la stampa del nord e i suoi tele giornalisti nelle varie trasmissioni possono negare l’evidenza.

Ciro Florio

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