Forum Sociale Urbano: a Napoli, il forum alternativo al WUF 2012

Parte a Napoli il Forum Sociale Urbano: alternativo al World Urban Forum 2012, discuterà di diritto alla città per la difesa dei beni comuni

Ormai è evidente che, questa prima settimana di settembre, sarà ricca di eventi in città: il World Urban Forum di Napoli ha aperto i battenti e i partecipanti hanno affollato strade ed alberghi. In pochi, però, sanno che, in concomitanza con l’apertura dei lavori del WUF 2012, è partito anche un forum alternativo, il Forum Sociale Urbano di Napoli che, dal 3 al 7 settembre, si occuperà anch’esso di urbanizzazione. L’attenzione degli eventi e degli incontri del Forum Sociale Urbano sarà, tuttavia, interamente centrata sul diritto all’abitazione, sulla difesa dei beni comuni, sulla vivibilità e sulla costruzione di un futuro sostenibile nelle città.

Giunto alla sua seconda edizione – la prima si è svolta a Rio de Janeiro nel 2010 – e organizzato dal comitato FSU cui partecipano associazioni e organizzazioni locali, nazionali e internazionali che lottano per il diritto alla casa, alla terra, alla difesa delle risorse e dei beni comuni, il Forum Sociale Urbano si svolge in diversi luoghi della città: dal centro storico a Bagnoli passando per le periferie. A Scampia e Giugliano si è recata Raquel Rolnik, relatrice speciale delle Nazioni Unite per il diritto alla casa, per osservare ed approfondire la situazione degli alloggi popolari e dei campi rom insediati nelle periferie napoletane ed incontrare associazioni che lavorano da anni per la riqualificazione del territorio, come il Gridas. A Bagnoli, invece, si svolgerà l’incontro del 5 settembre sul diritto alle spiagge, inserito nella giornata dedicata alla difesa delle risorse comuni (acqua, mare, suoli e spiagge) e volto a promuovere l’iniziativa “Una spiaggia libera per tutti”.

Ecco quanto si legge nel comunicato stampa del FSU di Napoli: “Vogliamo contribuire solidalmente alla rifondazione di città belle e vivibili per tutti gli abitanti, disegnate sulla base della Carta Mondiale del Diritto alla città – cioè sui diritti umani e ambientali collettivi – e sulla responsabilità degli abitanti di essere protagonisti di comunità inclusive: condizione essenziale per un futuro sostenibile”. Certamente un futuro sostenibile comporta la salvaguardia e il rispetto delle risorse collettive e dei diritti individuali, attivando pratiche di cittadinanza attiva e partecipazione alla vita politica e cittadina.

Un occhio di riguardo sarà dato al diritto ad abitare con workshop dedicati agli sfratti, all’accaparramento e allo sfruttamento delle terre, all’abitazione sociale. Del resto, anche Amnesty International, presente al World Urban Forum alla Mostra d’Oltremare con un proprio stand, si sta occupando di diritto all’abitazione e ad una qualità della vita positiva. “È ipocrita che il World Urban Forum si svolga in Italia, paese che si distingue da anni per gli sgomberi forzati e la segregazione delle comunità rom” ha dichiarato Matteo De Bellis, responsabile delle campagne sull’Italia del Segretariato Internazionale di Amnesty. Mentre Malavika Vartak, responsabile delle politiche sugli insediamenti informali del Segretariato Internazionale di Amnesty International ha aggiunto che “milioni di persone continuano a vivere in condizioni abitative inadeguate, senza accesso ad acqua potabile, servizi igienici e altre forniture essenziali, negli insediamenti informali dei paesi poveri come dei paesi ricchi”.

Le giornate conclusive del Forum Sociale Urbano saranno, infine, dedicate alla progettazione: il 6 settembre sarà stilato un documento che indicherà le proposte emerse durante i lavori del Forum, mentre il 7 i partecipanti si incontreranno per programmare i lavori delle prossime tappe per la difesa dei beni comuni e del diritto ad abitare, ovvero le Giornate Mondiali Sfratti Zero – per il diritto ad abitare, che si svolgeranno nel mese di ottobre, e la prossima Assemblea Mondiale degli Abitanti (Tunisi, 23-28 marzo 2012).

Sara Di Somma

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