Facebook sa se ti piacciono gli ornitorinchi balbuzienti

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Facebook ci segue

Dato lo sviluppo della tecnologia, le app che usiamo e la mole di foto che lasciamo in giro per social networks, lì a descrivere imperituramente cosa abbiamo fatto, con chi dove e quando, ci viene da pensare che la nostra sia quasi una sete, una involontaria volontà  di sottolineare il nostro diritto ad esistere, di dichiarare “Io c’ero”. Seguiamo le pagine che amiamo, i telefilm che amiamo, cerchiamo qualsiasi cosa abbia a che vedere con i nostri hobbies ed interessi on line. Desideriamo a nostra volta essere seguiti, contiamo i followers di Twitter, i likes di Instagram e ammiariamo gongolando le cifre aumentare delle visualizzazioni per il nostro ultimo divertentissimo video pubblicato su Youtube.

…Ma cosa accadrebbe se iniziassimo ad avere la consapevolezza di essere veramente “seguiti” ? Ci farebbe davvero piacere iniziare a capire che l’enorme occhio del social controlla effettivamente chi siamo, dove andiamo e cosa gradiamo? Saremmo felici di sapere che il web decide per noi, decifrando i nostri gusti? Google mi manda quasi quotidianamente messaggi sullo smartphone circa il meteo, i concerti in zona ed i risultati delle partite del calcio Napoli, questo perchè ha buona memoria di quelle che sono state le mie maggiori ricerche ma i messaggi che con tanto di tintinnio mi giungono sullo schermo, io non li ho richiesti; certo posso decidere di non attivare le notifiche ma so che quel server è comunque lì con il suo occhio aperto ad osservarmi. Facebook ci segue. Avete mai fatto caso ad i banner che compaiono sul lato destro della vostra schermata Fb? Bene, da oggi prestate attenzione al fatto che la maggior parte di questi v’invitano a visitare cose che rientrano nel vostro microcosmo; siete amanti della pesca, visualizzerete annunci sui migliori ami, siete dei musicisti? Spesso sulla destra noterete pubblicità di bands o sale registrazione. Il social  tiene traccia delle attività degli utenti attraverso i cookies ovvero piccole porzioni di dati che vengono inviate da un sito web e  memorizzate nel browser prima di essere restituite al sito stesso; da questo punto in poi, ogni volta che si visita una pagina web di terze parti che ha un pulsante “Mi piace” di Facebook (o altri plug-in) il plug-in funziona in combinazione con il cookie per avvisare Facebook di data, ora e indirizzo web della pagina che hai cliccato: caratteristiche del tuo PC e del browser,  l’indirizzo IP, la risoluzione dello schermo, il sistema operativo e la versione del browser. Facebook compila così un log in esecuzione di tutte le nostre visite web per 90 giorni, eliminando continuamente le voci meno recenti. I vertici hanno sostenuto che il sito non utilizza le informazioni raccolte mentre si è offline ma anche su questo ci sono dubbi ed a proposito QUI potrete trovare un approfondimento.

Detto ciò, attenti ai siti che cliccate, magari un giorno Zuckerberg potrebbe venire a sapere della vostra passione per gli ornitorinchi balbuzienti.

Fiorella fiorellaq Quarto

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