Città intelligenti: Napoli fanalino di coda presenta Ci.Ro., nuovo servizio di car sharing

Nella classifica delle smart cities Napoli è solo 50esima, ma l’amministrazione comunale cerca di ridurre il gap: a settembre arriva Ci.Ro., il nuovo progetto di City Roaming

Nella classifica delle smart cities Napoli è solo 50esima, ma l’amministrazione comunale cerca di ridurre il gap: a settembre arriva Ci.Ro., il nuovo progetto di City Roaming

É ormai noto il progetto del capoluogo partenopeo, iniziato nel 2012, allo scopo di diventare una smart city tra le eccellenze italiane, una città intelligente al passo con la modernità e l’innovazione, che promuove lo sviluppo e la mobilità sostenibile e un’immagine positiva di sé all’estero. Tuttavia, si direbbe che per Napoli il cammino è ancora lungo e costellato di ostacoli, tesi purtroppo confermata dalla prima classifica delle città intelligenti stilata a livello nazionale. L’Osservatorio Between, che ogni anno valuta la diffusione in Italia dell’Ict (Information and Communications Technology), ha prodotto, infatti, il primo Smart City Index, graduatoria dell’offerta smart dei servizi nei 116 Comuni capoluogo di provincia della nostra nazione. Prima in classifica è Bologna, mentre Napoli è solo 50esima e, a brillare tra le campane, è Salerno (che si posiziona 29esima, prima tra le città del meridione).

Per Napoli non è una buona notizia: “Abbiamo individuato le cause del ritardo rispetto al resto d’Italia — ha dichiarato l’ingegner Marco Mena di Between — nelle diverse politiche locali. Spesso capita che nelle regioni del Sud non ci si aggreghi per portare avanti i progetti d’informatizzazione in tempi rapidi. Anzi s’innova senza avere un disegno complessivo senza coordinarsi, finendo così per sprecare energie, tempo e fondi”.

Il Comune di Napoli, però, non si scoraggia e, per rimediare agli errori politici degli ultimi anni, cerca di ridurre il gap con il resto d’Italia, puntando in particolare sulla mobilità sostenibile e sulla riduzione del traffico veicolare cittadino. L’associazione Napoli Smart City ha, infatti, presentato poche settimane orsono, un progetto sperimentale di car e van sharing, che prenderà il via a settembre e che vede la partecipazione di Vodafone Italia. Si chiama Ci.Ro. – acronimo facile da ricordare per i napoletani, vista la diffusione del nome in città – sigla che sta per “City Roaming” e si prepara a diventare una valida alternativa all’utilizzo dell’auto privata ed un’opportunità di decongestionare le strade cittadine dal solito traffico e dall’inquinamento acustico ed ambientale.

Il progetto, primo sistema in Italia nel suo genere, permetterà di noleggiare e prelevare le vetture, rigorosamente elettriche, previa prenotazione e senza alcuna forma di abbonamento. Le pratiche saranno sbrigate presso i 4 “Ci. Ro. points” attivi in città, lungo il perimetro delle aree ZTL, dove ci si iscriverà per accedere ai servizi e si gestirà tutto ciò che riguarda l’uso del veicolo, compresi i permessi e le autorizzazioni ad oggi competenza di Napolipark S.r.l. I chioschi informativi saranno attrezzati con innovativi sistemi multimediali, che prevedono anche servizi di infomobilità, in grado di ottimizzare i tempi di viaggio e favorire la fruizione e la conoscenza del territorio e dei servizi ad esso connessi, dalle risorse turistiche e culturali alla ristorazione e tempo libero. Sarà così favorito l’uso del servizio tanto da parte dei cittadini quanto dai turisti in visita in città. Ci. Ro. sarà, inoltre, facilmente accessibile grazie all’APP per smartphone creata ad hoc, che verrà rilasciata a breve, o tramite portale web.

La delegata del sindaco per la mobilità sostenibile, Anna Donati, ha chiarito l’obiettivo principale della sperimentazione: creare “un sistema ottimizzato di servizi utile a ridurre il congestionamento del traffico come anche le emissioni in ambiente e l’inquinamento acustico. Tutto ciò si traduce anche in minor tempi morti di permanenza nel traffico, più spazi liberi da veicoli e minori costi sociali”. La speranza è che, per il prossimo anno, Napoli scali qualche posto nella classifica dell’Osservatorio Between, raccogliendo i frutti di questo lavoro ed allineandosi alle città intelligenti nostrane.

Sara Di Somma

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