Calcio, Prandelli: “Dobbiamo far crescere i giovani”

Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa a Coverciano

L’Italia di Cesare Prandelli riparte dalla trasferta in Armenia, dopo i primi quattro punti conquistati nelle prime due gare del girone di qualificazione ai Mondiali 2014 contro Bulgaria e Malta. Nel primo giorno di raduno della Nazionale a Coverciano tanti argomenti sul tavolo del cittì, dal ritorno di Criscito all’esclusione di De Rossi e Osvaldo nella partita che la Roma ha giocato domenica contro l’Atalanta, all’assenza di Cassano, fino al rientro di Balotelli dopo l’intervento agli occhi. E poi l’orgoglio e soprattutto i giovani, è da qui che si ricomincia: “Armenia e Danimarca sono due partite importanti e complicate – sottolinea Prandelli – dobbiamo creare un ambiente sereno e stimolante per affrontarle nel modo migliore. Ci vuole orgoglio e poi farsi trovare pronti sia dal punto di vista fisico che tattico. Il rinnovamento è l’unica strada da perseguire se vogliamo andare avanti in una competizione importantissima come il Mondiale. I giovani che si stanno affacciando in campionato dobbiamo assolutamente seguirli e farli crescere, sono il nostro futuro, da El Shaarawy a Destro, ma non solo. Vogliamo puntare su questi ragazzi”.

Il primo abbraccio di Cesare Prandelli è stato per il difensore dello Zenit Domenico Criscito. “Ci siamo salutati – ha dichiarato il cittì – ma non c’è stato tempo per parlare. Per me è una gioia riaverlo qui, l’abbraccio dei compagni in campo cancellerà tutto. Convocarlo non è stata una decisione sofferta, l’ho presa sia dal punto di vista tecnico che umano. Nel momento in cui la Procura di Genova ha archiviato l’avviso di garanzia, poteva essere chiamato”.

Parlerà anche con De Rossi e Osvaldo, il cittì. Prandelli rispetta le scelte di Zeman, che domenica ha portato entrambi i giocatori in panchina legando la sua decisione al fatto che non si erano allenati bene nel corso della settimana: “L’accusa è pesante – spiega il tecnico azzurro – ancora non ho parlato con i due giocatori, ma dovrò farlo. Zeman avrà avuto i suoi buoni motivi, conoscendo il personaggio queste potrebbero anche essere delle provocazioni. Io mi immedesimo nei giocatori e penso che in Nazionale sia De Rossi che Osvaldo, che sono sempre stati disponibili ad allenarsi anche due volte al giorno, abbiano voglia di rimboccarsi le maniche e far vedere che certe preoccupazioni su di loro non sono vere. Ma rispetto ogni mio collega, le scelte di un tecnico di club sono sacre e legittime. E poi anche altri finiscono in panchina, significa che li avremo più freschi”.


Altro discorso riguarda Cassano. Il cittì non chiude la porta all’attaccante dell’Inter: “Il suo ciclo non è finito, ma in questo momento ho preferito proseguire nella strada del rinnovamento con i più giovani. E’ lo stesso discorso fatto con Di Natale, che poi c’è stato nei momenti più importanti”.

Tirata d’orecchie, invece, per Balotelli: “Sono rimasto male che Mario abbia deciso di operarsi nelle due settimane delle partite della Nazionale, l’ho convocato perché è un talento, lo dobbiamo seguire e dobbiamo capire se lui ha voglia di diventare un campione. Voglio che a livello di orgoglio dimostri grande attaccamento e che capisca che la Nazionale è una cosa straordinaria per tutti i calciatori”.

Prandelli non ha dimenticato Giuseppe Rossi: “Non ho avuto modo di parlarci, ma lo ha sentito il mio vice, Pin. E’ molto sereno e anche carico. Volevamo fargli una sorpresa mandandogli un saluto da tutti i suoi compagni, ma ora l’abbiamo svelata”.

Fonte: Figc.it

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