Riccardo Montolivo ha parlato in conferenza stampa a Coverciano
“Una vittoria contro la Danimarca darebbe un’impronta importante al girone, che è più equilibrato e difficile di quello di qualificazione per Euro 2012”: non ha dubbi, Riccardo Montolivo, sulla gara che l’Italia affronterà martedì prossimo a Milano. L’azzurro, che a Yerevan è stato fondamentale per il suo equilibrio tattico, sta attraversando un ottimo periodo di forma e ha dimostrato di essere un importante punto di riferimento per la squadra di Prandelli, dopo i momenti difficili passati alla Fiorentina: “Mi hanno fatto crescere – ammette – a Firenze ho trascorso sette anni bellissimi e ora con il Milan sto crescendo. E’ la squadra più titolata al mondo, non mi pento della scelta fatta”.
Anche lui, come il cittì, non è d’accordo con le critiche rivolte all’Italia dopo la gara in Armenia: “Sono state eccessive. E’ un pensiero non solo di Prandelli, ma condiviso da tutti gli azzurri. La prestazione globale è stata buona, molto buona. Sia come approccio alla gara, che come personalità”.
E sul suon ruolo in azzurro non ha dubbi: “Faccio il centrocampista nel 4-3-1-2, pur in un ruolo più avanzato. Devo interdire, impostare. Ho avuto la fortuna di avere Prandelli come allenatore per tanti anni. Capisco prima quello che vuole”.
D’accordo sulla politica dell’inserimento graduale dei giovani, Montolivo punta in particolare su uno di loro: “El Shaarawy mi aveva colpito già vedendolo da fuori. Ha qualità, forza. Fa gol. Attacca bene la profondità. Spero che possa essere il primo giovane che possa entrare in questa Nazionale in pianta stabile”.
Fonte: Figc.it
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