Calcio, Euro 2012: a Casa Azzurri parola ai portieri

Tre portieri in conferenza stampa, tutti allo stesso tavolo, dal titolare Buffon, alla prima riserva De Sanctis, alla terza riserva Sirigu

Tre portieri in conferenza stampa, tutti allo stesso tavolo, dal titolare Buffon, alla prima riserva De Sanctis, alla terza riserva Sirigu. Domenica si gioca Inghilterra-Italia a Kiev, quarti di finale dell’Europeo. I tre numeri uno la vedono così con una premessa di Buffon: «Devo ringraziare Giorgio Napolitano per le belle parole che ha usato nei nostri confronti. Ha visto la passione e l’amore con cui giochiamo e rappresentiamo la nostra nazione».

Cosa rappresenta per voi l’Inghilterra?
De Sanctis
«Non sono d’accordo con Bonucci che dice che siamo favoriti. Resto fiducioso perché possiamo battere l’Inghilterra, ha un valore altissimo, conosco bene Hodgson dai tempi di a Udine, posso immaginare che stia preparando molto bene la partita, soprattutto sul piano difensivo che sa fare molto bene».

Sirigu: «Sarà importante per tutt’e due le squadre, Inghilterra-Italia è una grande gara. Loro hanno grandi giocatori. Bisogna prenderla con le pinze, sarà molto delicata. E non so dire se siamo più forti noi» Buffon: «Ricordi storici ce ne sono, quello più forte è di Italia ‘90 anche se era per il 3° posto e poi le qualificazioni all’Europeo dove loro ci hanno preceduto, per me solo due amichevoli, tutt’e due vinte».

Ha ragione Bonucci? Siamo favoriti?
Buffon:
 «E’ la sua opinione e la rispetto. Noi mettiamo in equilibrio tutte le partite, sia che giochi con le più forti che con le più deboli. A fare la differenza saranno gli episodi».

Quali sono le certezze dell’Italia?
Buffon: 
«La certezza è che siamo fra le prime 8 ed è un buon traguardo in un girone che non era facile».

I calci rigore, cosa vi fa venire in mente?
Buffon
: «Due volte ho vinto, una ho perso. Per le nostre coronarie sarebbe meglio chiudere prima, ma se si andrà ai rigori, ci andremo».

Come si trova con la difesa a 3 e con quella a 4?
Buffon
«Per me non cambia nulla, il portiere è un giocatore che si deve adattare alle caratteristiche della squadra. Non esiste differenza, speriamo che venga fatta la scelta migliore».

Lei ha detto che a volte non vince il più forte ma il più bravo
Buffon
: «Sarà una partita equilibratissima e alla pari. La storia di questi ultimi anni dice che noi e loro siamo in cerca di conferme e di riprenderci un po’di prestigio che negli ultimi 3-4 anni è venuto un po’ meno».

Hart è fra i migliori portieri d’Europa?
Buffon
«Insieme a Neuer e Sirigu sono i tre portieri che possono segnare un’epoca molto importante nel calcio internazionale. La differenza fra essere un portiere normale e un campione sta in piccole cose, la prima è sbagliare meno possibile».

Aveva detto che non credeva di vincere l’Europeo…
Buffon
: «Se avessi detto il contrario sarei stato da ricoverare. Di fronte a Spagna e Germania esporsi in modo così perentorio è da presuntuoso. La Spagna è due spanne sopra, la Germania una spanna sopra, questa è la verità, lo sapete anche voi».

Italia e Inghilterra sono arrivate all’Europeo in mezzo a tante difficoltà: è stata una motivazione in più?
Buffon
«Noi le difficoltà ce l’abbiamo quasi sempre, il nostro calcio non è mai in una situazione di serenità totale, siamo abituati a conviverci. Ma a noi interessava riscattare il Sudafrica e possibilmente stupire che significa non porsi limiti: sai che non sei il più forte ma quando vai in campio hai le stesse possibilità di vincere. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Speriamo di essere all’altezza della situazione».

Qual è la prima cosa che vi viene in mente pensando a Rooney?
De Sanctis:
 «E’ uno di quei giocatori che per motivazioni potrebbe dare all’Inghilterra qualcosa in più, visto che è rientrato nell’ultima partita e ha fatto gol. Si sente in debito con i compagni. Sarà concentrato».
Sirigu: «Penso a un giocatore formidabile, completo, dopo Messi e Ronaldo c’è lui. Ha tutto, tiro da fuori, aiuta i compagni, acrobazia, colpi di testa».
Buffon: «E’ giusto quello che hanno detto i miei compagni. Per carisma è un trascinatore, con lui, Terry, Gerrard e Cole l’Inghilterra sa come si fa a vincere, questo può pesare».

Cassano ha detto che per lui il compagno più importante è stato Buffon
Buffon
«Con Antonio ci sono stima e amicizia calcistica, c’è molta affinità, a me piace la sua sana follia, il suo modo a volte stravagante e forte di esprimersi e dire le cose, il suo modo di rapportarsi con i compagni negli spogliatoi. Possiede dentro di sé doti di leadership importanti che nemmeno lui conosce, sia in campo che fuori è un vero valore aggiunto. Qualche anno fa potevo non pensarlo, ora, dopo tanti anni che lo conosco e dopo aver notato l’effetto che riesce a ottenere dalla squadra, posso dire che si sottovaluta troppo sotto l’aspetto della leadership».

Il Napoli ha affrontato due squadre inglesi, Manchester City e Chelsea
De Sanctis: «Hanno fisicità e temperamento, ne abbiamo già parlato fra noi. Possiamo contrastarli facendo una partita ordinata e giocando tecnicamente meglio rispetto a loro. Il Napoli aveva caratteristiche diverse da questa Nazionale».

Grecia-Germania, per chi tifa?
Buffon
«Ho cominciato nel Mondiale ‘82 a tifare Camerun, nel ‘90 Corea del Sud e poi di nuovo Camerun: mi schiero sempre dalla parte dei più deboli. Dal punto di vista sociale non ho la presunzione di poter dire che conosco le situazioni economiche dei due Stati e perché si sia creata tanta tensione».

Italia torna indietro, al suo vecchio calcio, quando trova difficoltà. Lo dice Sacchi.
«L’analisi di un maestro come Sacchi non è sbagliata. Le radici, le tradizioni e la storia che ci ha portato ad essere campioni del mondo e d’Europa, rispettati e alcune volte anche imitati, pesano sempre. Pensare di cambiare tutto in modo netto e definitivo in poco tempo è un’utopia. Quando sei in difficoltà, ti viene naturale rifugiarti nelle cose che conosci meglio, nelle tue caratteristiche».

L’Inghilterra è come il Chelsea?
De Sanctis: 
«Il Chelsea ha fatto partite difensive contro Barcellona e Bayern Monaco e Di Matteo l’ha fatto molto bene visti i risultati. Hodgson organizza bene la difesa. La fase offensiva si sviluppa sulle fasce laterali».

Al Paris Saint Germain ha mai parlato con Ancelotti del calcio inglese?
Sirigu
: «Sì, mi ha parlato di un calcio diverso dal nostro, la tattica non è importante come da noi, ma conta di più il fisico. Mi viene in mente Gerrard».

I rigori: vi state già allenando?
«Stasera, con i miei compagni, guarderemo un video (Sirigu scoppia a ridere, ndr) e ci faremo un’idea più precisa».

Cosa potete dare a Napolitano? Lo inviterete più avanti?
Buffon
«Ci fanno molto piacere le sue parole. Una persona con un grande equilibrio come lui si esprime con parole entusiastiche e questo ci inorgoglisce e ci dà tanta forza. Lui sa che quando vuole è l’ospite più gradito. Si è creata, a pelle, una stima forte. Quello che possiamo dare a lui è quello che possiamo dare alla nostra nazione: l’orgoglio, la gioia e la felicità di poter essere rappresentati da dei ragazzi che per questa maglia farebbero qualsiasi cosa».

Fonte: corrieredellosport.it

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