Calcio, Catania-Napoli 0-0

La squadra di Mazzarri inciampa nel primo pareggio stagionale: al Massimino finisce 0-0 e il Catania conferma la sua imbattibilità casalinga contro il Napoli

La squadra di Mazzarri inciampa nel primo pareggio stagionale: al Massimino finisce 0-0 e il Catania conferma la sua imbattibilità casalinga quando l’avversario è il Napoli. Buona prova di personalità dei siciliani, capaci di resistere per 88′, recuperi esclusi, in dieci. Cavani (alla gara n.100 con la maglia azzurra) e C. incappano invece in una giornata di scarsa vena: lenta e imprecisa, la manovra offensiva partenopea raramente crea problemi a un Catania ordinato in difesa e pronto a ripartire in attacco.

Alvarez espulso dopo 2′ — Il Napoli vuole tenere il passo della Juve e dunque Mazzarri richiama tutti i suoi titolarissimi risparmiati giovedì in Europa League. Non solo: l’espulsione di Alvarez dopo due soli minuti di gioco sembra mettere in discesa la gara. Ma è proprio forse il pensiero di una facile quinta vittoria consecutiva a rallentare inconsciamente gambe e idee azzurre, tanto che alla fine del primo tempo l’occasione più pericolosa sarà quella che il Catania costruisce al 41′: Lodi crossa, Spolli, in mezzo all’area, salta ma non trova l’impatto col pallone, Bergessio arriva in ritardo di una frazione di secondo sul secondo palo. Il Napoli controlla il match e spinge in avanti, ma alla fine arriva dalle parti dell’area di Andujar passeggiando o accontentandosi di (ripetitive) conclusioni da fuori, assolutamente sterili. Con la prima conclusione che arriva comunque al 18′ (Pandev sbaglia mira dal limite) e Andujar quasi disoccupato (un paio di uscite basse e una respinta in angolo su un sinistro di Cavani, l’occasione azzurra più ghiotta). Insomma è un Napoli che riduce i rischi al minimo, ma che non riesce a impensierire l’avversario: mai graffiante, mai veloce, mai risolutivo. Tanto che già verso la mezz’ora Mazzarri chiama Insigne e gli mostra qualche schema, salvo poi farlo riaccomodare in panchina. Intanto Maran al 22′ aveva inserito Bellusci per Barrientos per ripristinare una linea difensiva a 4 e rinunciando a un attaccante. Lo 0-0 con cui si chiude il primo tempo rispecchia l’andamento del match fin qui, fra un Catania ovviamente più votato alla copertura e un Napoli che non esce dall’ovvio e dall’innocuo.

Insigne c’è — La ripresa si apre con due novità in campo: Mazzarri cerca di dare la scossa ai suoi inserendo Insigne al posto di Inler, Maran richiama un impreciso Biagianti a favore di Izco. L’assedio napoletano al Catania comincia subito: il Napoli fa la partita e alza il baricentro, il Catania, molto compatto, fa grande intensità e non lascia varchi agli azzurri, senza peraltro rinunciare ad attaccare. Il tempo passa e il Napoli non riesce a creare nitide occasioni da gol: la squadra di Mazzarri non riesce a trovare soluzioni offensive pericolose, antidoto efficace alla vischiosità siciliana. L’allenatore al 20′ getta allora nella mischia anche Edu Vargas, tre gol giovedì scorso, al posto di Aronica. Chiaro il segnale: il Napoli deve cambiare passo, ritrovare aggressività e cattiveria in zona gol. Ma la squadra, forse complice un caldo ancora estivo, non lo raccoglie, e dall’assedio sulla trequarti nascono ben poche conclusioni e ancora meno occasioni da gol. Anzi, sarà il Catania a sfiorare il gol della vittoria nei minuti finali, con De Sanctis decisivo su Gomez al 42′ e lo stesso Gomez che di destro colpisce un palo. Il match finisce con sette ammoniti e un espulso: un chiaro indizio che il Napoli dovrà lavorare anche sulla tenuta nervosa. In attesa di incontrare la Lazio nel turno infrasettimanale di mercoledì.

 Fonte: Gazzetta.it

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