Per Wikipedia la creatività è “un termine che indica genericamente l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare”, etimologicamente il verbo “creare” ha la radice “Kar”, in sanscrito “Kar-tr” è “colui che fa”, il creatore. Normalmente, fino al millenovecentocinquanta circa, l’idea del creare era legata strettamente ad una essenza divina, soltanto recentemente il termine è rientrato in un’orbita più umana, di lì in poi l’appellativo venne donato a chi con più o meno eco avesse creato qualcosa di memorabile.
Vero è che nell’ultimo periodo si fa del termine un utilizzo sfrenato, senza regole, ci s’incensa, ci si vanta, ci si presenta in quanto :creativi, come se una qualità, un connotato dell’essere fosse ormai la dicitura per una figura professionale ambigua. E’ sempre difficile stabilire delle regole che canonizzino una qualità, un moto dell’essere, soggetto ancora a definizioni poco chiare ma è semplice ed intuitiva quella che ne ha dato il matematico Henri Poincaré: “Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”. Parliamo quindi di fantasia, intelligenza e messa a frutto. Qualificandosi anche come un oltrepassare le regole, l’atto creativo merita una conoscenza, una competenza preliminare, oltrepassare un limite significa avere la conoscenza del limite stesso.
I primati ed alcune specie di mammiferi pare possano trasmettere questa qualità ad altri simili attraverso l’atto dell’imitazione e l’imitazione stessa è un elemento da valutare in materia; qual è il limite fra ispirazione e copia?
Che serva a dipingere, scrivere, fotografare, comporre poco conta; poco conta anche l’essere o non essere bravi, poco conta che ci ammirino o meno; poco conta quanto venga diffuso, apprezzato, ben valutato il nostro lavoro; l’atto creativo è quanto di più liberatorio possa esserci, una cristallizzazione su carta, su schermo, tela o pellicola dei nostri demoni, delle ansie peggiori, una messa in moto di sentimenti, pulsioni, sogni ed emozioni quindi al di là di quanto si possa o meno essere “artisti” il suggerimento è quello di non smettere mai di creare. Vagando sul web abbiamo trovato una lista in ventinove punti per sollecitare l’impulso al “fare”, un video [click!] che di creatività ne ha da vendere, abbiamo provveduto anche ad una traduzione che lasciamo qui di seguito.
Consigli per rimanere creativi:
- Creare liste
 Portare un notebook ovunque
 Provare il disegno a mano libera
 Allontanarsi dal pc
 Smettere di essere in competizione con se stessi
 Smettere di autodenigrarsi
 Prendersi delle pause
 Cantare nella doccia
 Bere caffè
 Ascoltare nuova musica
 Essere mentalmente aperti
 Circondarsi di persone creative
 Ottienere feed back
 Non rinunciare
 Fare pratica
 Permettersi di commettere errori
 Visitare posti nuovi
 Pensare a ciò che c’è di positivo
 Riposarsi
 Accogliere il rischio
 Rompere le regole
 Non forzarsi
 Leggere una pagina del dizionario
 Crearsi un piano di lavoro
 Mettere su carta le idee avute
 Smetterla di provare ad essere qualcun altro che sia perfetto
 Ordinare il luogo di lavoro
 Divertirsi
 Portare le cose al termine.
…ed ora andate, immaginate, create!
Fiorella Quarto
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