Vengo anche io!! No tu no!!

Sarebbe stata una maglia similare a questa a scatenare lo scandalo della Professoressa di Caserta

Sarebbe stata una maglia similare a questa a scatenare lo scandalo della Professoressa di Caserta

Il compianto Enzo Jannacci ebbe il gran successo con questa canzone, la cui musica era piuttosto leggera ma. il testo affrontava un tema molto serio: la discriminazione.
La discriminazione riveste diversi ambiti (religiosa, razziale, ideologica), ma è soprattutto quella ideologica-religiosa che ha mosso la storia del mondo, come autentico filo rosso che lega molti episodi importanti.

La prima figura importante in quest’ambito è Gesù Cristo e di conseguenza la religione cristiana.  Gesù fu profondamente discriminato ed è stato questo trattamento che ha dato ai cristiani il concetto di forza, sofferenza e perdono (l’apice di questo fu la stessa crocifissione di Cristo, sacrificato per il genere umano).
La Rivoluzione Francese, l’episodio che più di altri ha cambiato la società mondiale, nacque da una discriminazione nei confronti del terzo stato da parte dei ceti più ricchi: la reazione alla troppa incomprensione è stata un’orgogliosa rivendicazione dei propri diritti.

Il periodo delle guerre d’indipendenza e dei regimi territoriali fu contrassegnato da una forte discriminazione da parte degli stati o governi dominanti nei confronti di chi la pensava diversamente da loro.
Uno dei frutti di questa reazione è il fenomeno della resistenza italiana, i cui promotori canalizzarono i loro ideali repressi nella costituzione tuttora vigente.
L’ultima decisiva discriminazione fu quella degli studenti e dei giovani del ’68 che stanchi di non essere considerati dalla società svilupparono un movimento nuovo che, al di là da probabili errori, cambiò la società di gran parte del mondo.
Talvolta negli anni lo schiavo diventa padrone ed un episodio paradossale avvenne in una scuola di Bergamo degli anni ’90, dove gli insegnanti discriminizzati nel ’68, a loro volta discriminizzarono chi non la pensava come loro.
Durante gli scioperi contro la prima guerra del golfo (1990/ 1991), un gruppuscolo di studenti (legittimamente contrari allo sciopero ) decisero di andare lo stesso a scuola: la sorte beffarda  s’incarnò in un insegnante chiaramente favorevole allo sciopero che fu costretta a lavorare e per ripicca insultò pesantemente gli studenti rimasti, cominciando ad interrogarli su un programma ancora da spiegare, di cui gli studenti erano chiaramente ignari.

Nel sistema politico attuale, totalmente vuoto d’ideologie, le discriminazioni non hanno più nulla di “poetico” o avvincente ma il più delle volte sfiorano il ridicolo: non c’è più un contrasto di pensiero ma un’antipatia o simpatia del personaggio Berlusconi.

Un caso classico è accaduto pochi giorni fa a Caserta dove un ragazzo che indossava una maglietta con il viso di Berlusconi stampato, ha dovuto togliersela, denudandosi e mettersela al contrario:  accompagnato dalle grida della professoressa in preda ad un delirio politico che invitava il ragazzo ad “impiccarsi, lui e Berlusconi”.
Secondo testimonianze la Professoressa ha addirittura rimproverato la madre del ragazzo per le abitudini del vestiario del figlio.
A volte addirittura la discriminazione avviene nei posti meno appropriati.
Anni fa un ragazzo dovette fare delle fotocopie in legatoria ad un’immagine di Berlusconi: l’addetto (a cui era stato raccomandato di “porre attenzione perché è rosso”), non solo si è rifiutò di  lavorare ma addirittura  insultò la famiglia  del ragazzo.

Tale è lo scarso livello di serietà che le discriminazioni avvengono anche nei luoghi dove più forte si dovrebbe avvertire il senso dell’imparzialità, come ad esempio in caserma dei carabinieri.

In provincia di Milano un uomo andò da un serioso maresciallo a sporgere denuncia per un furto: appena il carabiniere comprese che il derubato lavorava ad un giornale di centro-destra, cambiò tono di voce ed attaccò la sinistra sessantottina per aver denigrato i carabinieri e addirittura telefonò lui stesso in comune per fissare un appuntamento per lo smarrimento dei documenti, sostenendo che tutto questo non l’avrebbe mai fatto per una persona di sinistra.
Attraverso internet quello che un tempo era un “glorioso” concetto di discriminazione come stimolo alla ribellione e al genio della libertà, si è completamente mortificato.
Nel caso una persona non è gradita basta ciccare su “ rimuovi dagli amici” ed ogni polemica e dibattito vengono freddamente e meccanicamente esclusi.

Rey Brembilla

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