Uno sguardo alla green economy, creatrice di business

E’ la Puglia la prima regione in Italia per produzione di energie pulite

Quella che oggi chiamiamo la green economy sarà l’economia? Quello che chiamiamo mercato green sarà il mercato? L’economia verde è davvero in grado di generare business? In Italia parliamo solo di un segmento, ma un segmento che sta aumentando. L’economia ecosostenibile, etica, solidale e responsabile, sta diventando un fenomeno sempre più sentito.  “Finalmente l’Italia si mette al passo con gli altri Paesi europei che hanno già investito sulla green economy come leva strategica per superare la crisi“. E’ positivo il giudizio espresso da Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia.

La crisi finanziaria prima,quella industriale poi, e la situazione di crisi generale, hanno portato alcuni imprenditori a pensare di diversificare e riconvertire la nostra industria. La Green economy punta proprio sulle energie alternative e sull’importanza di autoprodurle attraverso impianti eolici, solari, fotovoltaici, biomasse. Una sfida da cogliere e che in Italia vede la Puglia essere la prima regione per produzione di energie pulite: eolico e fotovoltaico, in vista di un esaurimento delle scorte di petrolio. Uno studio delle Nazioni Unite ha stimato che l’economia verde potrà creare anche 2,8 milioni di posti di lavoro di qui al 2020. Nel 2020 Bruxelles ha previsto che i lavoratori della green economy saranno quasi 4,5 milioni. Green economy ovunque, anche in comportamenti e buone pratiche quotidiane. Un modello che premia i processi di produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi ad impatto zero. Numerose sono le esperienze di eccellenza che attraversano tutti i settori: dall’edilizia ai trasporti, dall’agricoltura ai materiali, dall’aerospazio all’alta tecnologia ICT . “L’economia verde non serve solo al minore impatto ambientale, ma anche a creare nuovi posti di lavoro”. Ne sono convinti due dei più qualificati economisti della cosidetta “terza rivoluzione industriale”, Victor Uckmar (Professore e consulente di diversi governi in tutto il mondo) e Maurizio Guandalini (uno dei più qualificati analisti indipendenti del sistema finanziario). Le idee “verdi” dei manager riguardano l’uso di materiali più rispettosi dell’ambiente, software che ottimizzano i consumi e processi più efficienti per il riciclo, tra le aziende citiamo : Novamont, Pirelli, Ibm, Philips. Per rilanciare l’economia sono importantissimi fattori come innovazione, ricerca e conoscenza.

Allo scopo di comprendere lo stato della Green Economy in Italia, Fondazione Impresa ha elaborato uno specifico Indice di Green Economy (IGE).  L’IGE definisce una graduatoria sullo stato dell’arte dell’economia verde in Italia sulla base di nove indicatori di performance che descrivono business prioritari (energia elettrica da fonti rinnovabili, agricoltura biologica), abitudini verdi (raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti), efficienza energetica (valore aggiunto prodotto/consumi totali di energia). La Campania si colloca al 12° posto nella classifica italiana della Green Economy, subito dopo il Piemonte e prima dell’Umbria. La regione presenta discrete performance per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non idriche (9° con 268 KWh per abitante). Buono è anche il livello di efficienza energetica (4° con 12,9€ di valore aggiunto per Kg di petrolio equivalente). Meno buoni i posizionamenti negli indicatori sull’agricoltura biologica (18° per numero di operatori nel biologico che sono 29,5 ogni 100 mila abitanti) e la raccolta differenziata (14° con il 19,0% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti).Per ciò che concerne il mix di energie rinnovabili nelle regioni italiane –  che misura l’incidenza della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, distinguendo tra fonti idriche, eoliche, fotovoltaiche, geotermiche e biomasse –  la Campania presenta un buon mix di energie rinnovabili.  L’incidenza nella regione dell’idrico è pari al 32,1%, quella dell’eolico al 51,2%, del fotovoltaico allo 0,9% e delle biomasse al 15,7%. Obama investì 100 miliardi di dollari  in iniziative di sostenibilità ambientale delle aziende. La crisi finanziaria che stiamo attraversando è la crisi di un modello economico che ora esige un uso più attento delle limitate risorse del Pianeta. Il tema del cambiamento climatico è ora diventato opportunità economica, culturale e politica, ecco perche’, oggi, tutti gli Stati del mondo parlano della necessità di una Green Economy. Considerando questi dati, la risposta alle domande è si. La Green economy non è soltanto un trend, ma sarà e in alcune città già lo è, l’economia.

Giuseppina De Angelis

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