Un matrimonio, Pupi Avati torna su Rai 1 con la storia d’amore tra due giovani nell’Italia del dopoguerra

Un matrimonio, regia di Pupi Avati e interpretato da Flavio Parenti e Micaela Ramazzotti.

Un matrimonio, regia di Pupi Avati e interpretato da Flavio Parenti e Micaela Ramazzotti.

Dopo “Il bambino cattivo”, film per la televisione andato in onda su Rai 1 il 20 novembre 2013 in prima serata in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia  e dell’adolescenza, Pupi Avati ritorna con una nuova storia, che racconta l’epopea di una saga familiare dalla fine del dopoguerra ai giorni nostri.

Un matrimonio, è così che si intitola  la nuova pellicola di Pupi Avati, (film in  600 minuti) divisa in sei puntate, che andrà in onda a partire da domenica 29 dicembre 2013 alle 21,10 su Raiuno. Un vero e proprio film, perché chiamarla fiction sarebbe riduttivo. Un matrimonio è la storia di due giovani (interpretati da Micaela Ramazzotti e Flavio Parenti) che si incontrano, si conoscono e si innamorano. Sulla sfondo un’Italia che cambia, che attraversa la fase del boom economico, del referendum sul divorzio, della strage di Bologna e così via, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ma il film è anche la storia di una miriade di personaggi, della rete di relazioni  e dei legami familiari che li vedono protagonisti  (259 i personaggi), con un cast bel nutrito, che comprende tra gli attori anche Christian De Sica, Andrea Roncato,  Katia Ricciarelli e Valeria Fabrizi.

Un matrimonio è una storia d’amore difficile e osteggiata tra due giovani di diversa estrazione sociale. Lui, Carlo Dagnini è un giovane benestante, figlio di un commerciante; mentre lei,  Francesca Osti è una ragazza di umile origini, figlia di un operaio e di ex migranti. Il loro amore viene osteggiato dalle rispettive famiglie, ma nonostante le insidie iniziali i due finiscono per coronare il loro sogno d’amore e sposarsi. La storia, come ha raccontato il regista Pupi Avati in diverse interviste e alla conferenza stampa tenutasi in Rai il 20 dicembre, ripercorre e rispecchia in parte il matrimonio dei suoi genitori, mentre nella seconda parte diventa la storia d’amore tra il regista e sua moglie.

Una pellicola che ha i classici elementi della commedia all’italiana. Non è tuttavia una storia rose e fiori. Ci sono le difficoltà che la vita impone agli individui. Separazioni, riavvicinamenti, tradimenti e tutte una serie di variabili che potrebbero far vacillare un sodalizio d’amore. Carlo e Francesca attraversano tutto ciò, con una particolare attenzione da parte del regista al ruolo di genitore che i due si trovano a ricoprire e che non può venire meno in nessun caso.

Si tratta senza alcun dubbio di una pellicola moto intima e personale, che attraversa la vita del regista Pupi Avati e focalizza l’attenzione sulla famiglia, su un matrimonio duraturo, oggigiorno sempre più pensato come in via d’estinzione. Non manca inoltre un tema importante quanto delicato, ovvero quello dell’adozione. Difatti i due protagonisti, Carlo e Francesca, adotteranno una bambina paraplegica, Anna Paola. Sarà lei a raccontare (a partire dagli anni 50) attraverso la sua voce e i suoi occhi le vicende che vedono coinvolti i suoi genitori e i suoi familiari. Insomma Un matrimonio è una pellicola che mette in scena una storia d’amore, con i suoi aspetti belli ma anche con le difficoltà che ogni amore si trova ad affrontare. Un legame che diventa bello e cresce, tramutandosi soprattutto grazie alle difficoltà superate.

Maria Scotto di Ciccariello

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