Tennis, Roland Garros: out Francesca Schiavone

Francesca Schiavone perde al terzo turno del Roland Garros da Varvara Lepchenko che finisce per imporsi in 3 ore e 2 minuti per 3-6 6-3 8-6

Non doveva mancare e invece non ce l’ha fatta. Francesca Schiavone, vittoriosa al Roland Garros nel 2010 e finalista lo scorso anno, perde al terzo turno dalla statunitense di origini uzbeche Varvara Lepchenko che finisce per imporsi in 3 ore e 2 minuti per 3-6 6-3 8-6. Una sconfitta che spinge anche Francesca Schiavone fuori dalla Top 20, dove era ormai stabilmente dal 26 ottobre 2009. La sconfitta della Leonessa contro la Lepchenko poche settimane fa sulla terra blu di Madrid rendeva di fatto il match difficile, ma anche equilibrato: da una parte la potenza pura della mancina, dall’altra la varietà dei colpi e l’esperienza dell’azzurra. Teatro dell’impresa sfiorata è il campo numero 1.

TUTTO FACILE? — Sembrava tutto fin troppo facile, il 2-0 iniziale con Francesca che spostava a dovere l’avversaria, aggredendo con la risposta e poi gli errori di rovescio della Lepchenko che lanciavano l’azzurra avanti 5-2. Qui i primi tentennamenti della leonessa che impiegava ben 9 set point per chiudere la prima frazione, 2 mancati sul 5-2 e 6 sbagliati sul 5-3 prima di quello decisivo. Nel secondo set la Lepchenko sembrava vicina al tracollo ma resisteva a 8 palle break che Francesca non riusciva a concretizzare: 3 mancate nel primo game del secondo set, poi una sull’1-1 e infine quattro sul 3-3. Alla spallata decisiva, la Lepchenko rispondeva allontanando la sconfitta con il poderoso dritto. Francesca perdeva la battuta sul 4-3 del secondo set, ma reagiva prontamente volando avanti 3-1 e servizio al terzo set dopo aver perso la battuta nel game inaugurale. E per la seconda volta la gara sembrava finita e saldamente nelle mani dell’azzurra.

CHE FINALE — Non era di questo avviso la Lepchenko che tornava a martellare con il dritto infilando 4 giochi consecutivi. Sul 5-3 30-30 la Schiavone arrivava a due punti dalla sconfitta, poi sul 5-4 un doppio fallo della statunitense graziava l’azzurra. Ora l’ago della bilancia era ancora dalla parte della Schiavone che però perdeva la battuta sul 6 pari non riuscendo poi a operare il controbreak sul 7-6, quando la Lepchenko si salvava, vincendo l’incontro, recuperando un game drammatico da 0-40.

“POTEVO VINCERE” — “Ho giocato bene – racconta Francesca – tutto il primo set spingendo alla morte, nel secondo set fino al 3-2 per lei ho avuto tante palle break e questo significa che ero sulla strada buona, stavo interpretando la partita nel modo corretto; dopo però non ho afferrato l’occasione perché mi è mancata l’abitudine a match del genere. Però questa è la strada giusta per trovare la condizione migliore. Non esco dal torneo con lo stesso stato d’animo di Roma. Sono molto positiva perché ho avuto sulla racchetta le possibilità per vincere. Dovevo essere più aggressiva, dovevo spingere ancora di più con il dritto, la differenza alla fine è stata un punto, un break in più e la gara cambiava direzione. Nel secondo set eravamo 3-2 per lei, ma poteva essere tranquillamente 4-1 per me. Anche lei ha accusato fisicamente e poi la possibilità di vincere l’ho avuta anche nel terzo senza giocare un tennis incredibile. Il livello era sceso, ma ritengo di aver giocato una signora partita. Le mie motivazioni vanno nelle direzione giusta. Appena finito l’incontro ho detto al mio preparatore, ora voglio andare a prendermi Wimbledon, voglio provare quelle sensazioni che solo l’erba sa dare. Dopo due finali di cui una vinta, esco da questo Roland Garros consapevole che in qualche modo si vince sempre. Si vince quando ci si mette tutto quello che uno ha, e io l’ho fatto ancora una volta”.

LE ALTRE — Solo tre volte nell’Era Open, siamo riusciti a qualificare tre giocatori agli ottavi. Era accaduto nel 1976 con Adriano Panatta (vincitore), Corrado Barazzutti (ottavi) e Antonella Rosa (ottavi), nel 1985 con Francesco Cancellotti (ottavi), Raffaella Raggi (ottavi) e Sandra Cecchini (quarti) e infine nel 2001 con Francesca Schiavone (quarti), Rita Grande (ottavi) e Silvia Farina (ottavi). Negli ottavi Varvara Lepchenko affronterà la numero 4 del mondo Petra Kvitova che ha battuto in tre set la russa Nina Bratchikova per 6-2 4-6 6-1. Avanti anche la kazaka Yaroslava Shevdova, vittoriosa per 6-4 7-5 sulla spagnola Carla Suarez Navarro, Maria Sharapova (6-2 6-1 sulla Peng) e Na Li (3-6 6-2 6-1 sulla Mchale). Domani Sara Errani tenterà di arrivare ai quarti di finale affrontando la russa Svetlana Kuznetsova che ha vinto questo torneo nel 2009.

ERRANI-VINCI — Prosegue il cammino di Sara Errani e Roberta Vinci nel doppio femminile. La coppia azzurra, numero 4 del tabellone, ha battuto per 6-4 6-2 la russa Nina Bratchikova e la rumena Edina Gallovits-Hall. Nei quarti le azzurre affronteranno le russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina, teste di serie numero 6, che hanno già sconfitto in finale sia a Madrid che a Roma. In corsa al terzo turno dello Slam parigino ci sono anche Flavia Pennetta e Francesca Schiavone.

Il terzo Fab Four ad approdare agli ottavi del Roland Garros è Andy Murray che ha piegato in tre set comodi il colombiano Santiago Giraldo (6-3 6-4 6-4). “Mi sento molto meglio di due giorni fa” ha detto lo scozzese appena prima di scendere in campo. E “lazzaro” Murray, dopo il malanno alla schiena che lo aveva costretto a giocare da fermo contro Nieminen, ha nascosto la palla al povero colombiano trovando il ritmo giusto per non aggravare il problema muscolare alla schiena. Murray ha compiuto tre break chirurgici nelle fasi centrali dei tre set tenendo Giraldo lontano dalla riga di fondo. Scavallata la prima settimana di Parigi, Murray attende ora il vincente della sfida in corso tra il francese Richard Gasquet e il tedesco Tommy Haas.

FERRER FACILE — La pattuglia francese continua inevitabilmente a perdere pezzi e questa volta lo fa con Julien Benneteau che viene superato in tre set dal serbo Janko Tipsarevic (6-3 7-5 6-4 lo score per la testa di serie numero 8). Solida come una roccia invece l’armata spagnola che piazza agli ottavi, già prima della scesa in campo di Nadal, i rincalzi più autorevoli e cioè David Ferrer, Nicolas Almagro e Marcel Granollers. Ferrer ha lasciato appena 4 game a Mikhail Youznhy (6-0 6-2 6-2) ottenendo l’ottava qualificazione consecutiva alla seconda settimana di uno slam. Senza problemi neppure Almagro nel disporre per 6-4 6-1 6-2 dell’argentino Leonardo Mayer. Soffre invece cinque set Marcel Granollers per domare il padrone di casa Paul-Henri Mathieu che giocava per la terza volta consecutiva un match al quinto set. Dopo aver vinto facilmente i primi due set, Granollers si è incartato e Mathieu ha preso il largo vincendo il quarto per 6-1 e arrivano a sfiorare la palla del 5-0 nel quarto. Qui il francese ha rimesso in corsa lo spagnolo che ha ripreso fiducia, ha recuperato fino al 5-4 e nonostante sia stato costretto a lasciare il set a Mathieu, ha iniziato alla grande il quinto set volando avanti un break prima di chiudere per 6-1.

TROPPO RAFA — Poi è la volta di Rafa, che completa il quartetto di prime firme agli ottavi e si sbarazza senza alcun problema di Eduardo Schwank. L’argentino viene travolto subito per 6-1, poi fa il possibile nel secondo set e incassa un 6-3. Nadal ottiene il break molto presto anche nel terzo set e lo difende fino al 6-4 con cui si chiude il match. Negli ottavi Rafa giocherà con Juan Monaco che ha vinto una maratona con il canadese Milos Raonic senza mai perdere il servizio. Raonic ha prevalso al tie break nel primo e nel terzo set, Monaco invece, spazzolando le righe, ha dominato gli altri parziali con una sicurezza disarmante: 8 palle break cancellate sulle 8 offerte al rivale. Domenica centrale monopolizzato dagli azzurri: aprirà Sara Errani contro Svetlana Kuznetsova, poi a seguire Andreas Seppi contro Novak Djokovic, poi Wawrinka-Tsonga e Stosur-Stephens. Sul Lenglen confinati Federer-Goffin e il match più interessante di tutti tra Juan Martin Del Potro e Tomas Berdych.

Fonte: Gazzetta.it

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